Nei prossimi quattro anni l'orario sarà progressivamente diminuito, passando da 50 a 46 ore alla settimana
ZURIGO - L’Associazione dei medici assistenti e capiclinica zurighesi (asmac Zurigo) e i medici assistenti dell’Ospedale universitario di Zurigo (USZ) si sono accordati con l’USZ affinché, nei prossimi quattro anni, l’orario di lavoro settimanale teorico dei medici assistenti venga progressivamente ridotto da 50 a 46 ore (42 ore di attività clinica più 4 ore di perfezionamento professionale strutturato) alla settimana.
«Riteniamo che orari di lavoro di 50 e più ore settimanali non siano né al passo con i tempi, né nell’interesse della qualità dell’assistenza e siamo lieti che l’USZ sia disposto ad attuare una soluzione conforme sia alle esigenze dei medici assistenti che a quelle dei pazienti», ha dichiarato Susanne Hasse, direttrice dell’asmac Zurigo nel comunicato stampa diffuso.
La prima riduzione, cioè il passaggio a 45+4 ore, entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. Successivamente sono previste ulteriori riduzioni dell’orario di lavoro per attività cliniche di un’ora all’anno per tre anni, fino a raggiungere le 42 ore. L’USZ ha inserito questa soluzione nel proprio Regolamento del personale, rendendola così giuridicamente vincolante.
Per Monika Jänicke, CEO dell’Ospedale universitario: «L’elevata qualità del lavoro dei nostri medici assistenti è fondamentale per il benessere dei nostri pazienti. Per questo stiamo sviluppando soluzioni insieme ai nostri collaboratori».
L’USZ e l’asmac Zurigo sono soddisfatti della soluzione, soprattutto per il fatto che l’USZ fornirà sostegno alle cliniche che vorranno ridurre l’orario di lavoro e aumentare l’efficienza in un arco di tempo minore. L’Istituto di Medicina intensiva, ad esempio, ha già ridotto l’orario di lavoro a 46 ore settimanali, introducendo il nuovo modello.
Un’altra grande priorità dell’asmac Zurigo e dell’USZ è il mantenimento della qualità delle quattro ore di perfezionamento professionale strutturato alla settimana prescritte come minimo. L’attrattività del perfezionamento professionale è stata un altro argomento centrale dei workshop che l’USZ ha svolto con i medici assistenti. In aggiunta, c’è anche l’obiettivo di ridurre nettamente gli oneri amministrativi che prevedono un coinvolgimento del corpo medico, incrementando così la disponibilità di tempo per l’assistenza ai pazienti.