Il nuovo modello prevede un sussidio a lungo termine fino al compimento degli otto anni di età
BERNA - «Per la custodia dei bambini fino agli otto anni di età, i genitori devono poter percepire un sussidio sotto forma di assegni mensili». È il parere di una maggioranza del Consiglio degli Stati, che oggi, 4 dicembre, ha approvato - con 27 voti favorevoli, 15 contrari e una astensione - l'entrata in materia di un progetto proposto dalla Commissione competente.
Novità - Il nuovo modello, che funge da controprogetto indiretto all'iniziativa del PS "sugli asili nido", prevede un sussidio a lungo termine versato ai genitori «fino a che i figli non avranno compiuto l'età di otto anni», ha spiegato Benedikt Würth (Centro/SG) a nome della Commissione.
«L'assegno ammonterebbe a un minimo di 100 franchi mensili per ciascun figlio affidato almeno un giorno alla settimana ad un'istituzione e un compenso aggiuntivo di 50 franchi per ogni mezza giornata supplementare di custodia nell'arco di una settimana», ha aggiunto Würth, precisando che «il finanziamento verrebbe stabilito dai Cantoni, analogamente agli assegni familiari».
Dibattito - Durante il lungo dibattito, una minoranza si è battuta per un disegno che preveda un finanziamento "misto", e che veda dunque «la partecipazione della Confederazione nella misura di al massimo 200 milioni di franchi, oltre al sussidio dei Cantoni, con la possibilità da parte di questi ultimi di prevedere un contributo da parte dei datori di lavoro, degli impiegati o dei lavoratori indipendenti», ha dichiarato Mathilde Crevoisier Crelier (PS/JU).
A tale proposito, Fabio Regazzi (Centro/TI) ha risposto che questi ambiti di promozione devono rientrare «nella sfera di competenza dei Cantoni e dei Comuni», e che dunque nell'oggetto in discussione «non dovrebbe essere incluso alcun sostegno da parte della Confederazione e dei datori di lavoro».
La consigliera federale socialista Elisabeth Baume-Schneider, dal canto suo, si è mostrata aperta alla soluzione proposta dalla Camera. L'Esecutivo è del parere che il sussidio duraturo vada gestito dai Cantoni, senza dunque gravare sulle finanze della Confederazione.