I giovani si confrontano molto presto con la pornografia hardcore. Come parlarne?
BASILEA - «Tutto ciò che si può immaginare in termini di contenuti pornografici finisce anche sugli smartphone degli adolescenti, inclusi materiali violenti o che i giovani trovano disgustosi», afferma Thomas Brückmann, responsabile del progetto Männer.ch e del progetto pilota "Talk About Pornography" (che introduce al dialogo con gli adolescenti sul tema del porno).
I dati - riporta la BaslerZeitung - lo confermano: i giovani entrano in contatto con la pornografia, per la prima volta, tra i 13 e i 14 anni. Nei paesi anglofoni, l'età del primo contatto è ancora più bassa, in media attorno agli 11 anni. «I ragazzi consumano pornografia molto più frequentemente rispetto alle ragazze. Molti vi si imbattono anche involontariamente», aggiunge Brückmann.
Alcuni esperti avvertono dei potenziali effetti negativi sulla sessualità dei giovani. Per esempio, le ragazze potrebbero sentirsi obbligate a partecipare a pratiche che in realtà non desiderano.
Brückmann ridimensiona queste preoccupazioni offrendo una lettura del fenomeno per certi versi anche inconsueta: molte paure sarebbero infondate. «La dinamica tra gli adolescenti maschi, in particolare, porta talvolta alla condivisione di contenuti estremi o disturbanti. Ognuno vuole superare l'altro», spiega Brückmann. «Tuttavia, quando si tratta della propria sessualità, i giovani utilizzano per lo più contenuti pornografici più soft».
Inoltre, gli studi mostrano che gli adolescenti sono in grado di approcciarsi al mezzo in modo critico. «Lo riconoscono come fiction, alla stregua dei film d'azione. Non ci sono prove che, in termini generali, il consumo di pornografia influenzi negativamente la sessualità dei giovani».
I rischi esistono comunque, soprattutto a livello legale. La condivisione di materiale pornografico o l'abuso nel caso del sexting, ad esempio, può essere punibile per legge. A ciò si aggiungono possibili traumi psicologici causati da contenuti disturbanti, ai quali a volte sono esposti anche i bambini.
È quindi fondamentale parlarne precocemente con i giovani e fornire loro un'educazione adeguata, sottolinea Brückmann. «Devono conoscere le implicazioni legali e sentirsi liberi di parlare di qualcosa che li ha turbati».
Parlare di pornografia con i giovani - Ed è qui che le cose si complicano. «La maggior parte dei genitori non ha idea di quali tipi di porno consumino i loro figli», prosegue Brückmann. Molti adulti trovano imbarazzante parlare di sesso e pornografia con i propri figli.
Da qui il progetto "Talk About Pornography", per preparare tramite workshop mirati figure di riferimento, come genitori e insegnanti, a sostenere queste conversazioni.
«Non si tratta di vietare la pornografia agli adolescenti, sarebbe irrealistico nel mondo digitale di oggi», spiega Brückmann. «Piuttosto, i bambini devono essere preparati a ciò che li attende su Internet e sapere che non hanno fatto nulla di sbagliato se si imbattono in contenuti che li sconvolgono».