L'odio crescente per il miliardario si sta riversando anche sulle “sue“ auto. E chi ne possiede una corre ai ripari come può.
ZURIGO - Può l'antipatia per un personaggio pubblico trasferirsi anche a ciò che gli gravita attorno? Le sue società, ad esempio. La risposta la si può individuare negli innumerevoli esempi che la storia è in grado di fornirci. Uno su tutti, il più recente, è certamente rappresentato da Elon Musk.
Ne è una prova l'atto dimostrativo di domenica pomeriggio ai danni della filiale Tesla di Zurigo, le cui vetrine sono state insozzate con della vernice bianca. Negli Stati Uniti sono mesi che le auto elettriche prodotte dall'imprenditore vengono prese di mira, vandalizzate con scritte contro Musk e più di recente persino con delle svastiche.
L'ingerenza dell'uomo più ricco del mondo nella politica dei paesi europei e, più recentemente, il gesto descritto da molti come un saluto romano, hanno suscitato parecchia indignazione.
Uno sdegno provato anche da numerosi proprietari di Tesla che, nel tentativo di proteggere la loro auto e di sottolineare la propria estraneità agli ideali del miliardario, adornano i veicoli elettrici con adesivi anti-Musk.
Tutto è iniziato un anno fa, quando tale Matthew Hiller - impiegato con l’hobby degli adesivi creativi che stava per acquistare una Tesla -, ha cambiato idea dopo la piega controversa presa dal social X (di proprietà di Musk). Quasi per gioco ha realizzato il primo adesivo per paraurti riportante la scritta: “L'ho comprata prima che Elon diventasse pazzo”.
In breve tempo questo adesivo è diventato virale. Le vendite dello sticker sono però impennate quando Musk ha deciso di aiutare Donald Trump a vincere le elezioni presidenziali americane.
Ora, è disponibile anche su Digitec. Per 18,90 franchi è possibile acquistare un «adesivo in vinile di alta qualità, Swiss Made, divertente, resistente alle intemperie, versatile», come riporta la descrizione. Perfetto per i fan di Tesla che vogliono prendere le distanze da Elon Musk.