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SVIZZERA

«Obbligo di visita ai campi di concentramento per prevenire l'antisemitismo»

I Giovani del Centro auspicano l'introduzione di queste visite per studenti e docenti dopo l'esplosione dei casi. «Bisogna agire subito»
IMAGO/Kirchner-Media
Fonte SonntagsBlick
«Obbligo di visita ai campi di concentramento per prevenire l'antisemitismo»
I Giovani del Centro auspicano l'introduzione di queste visite per studenti e docenti dopo l'esplosione dei casi. «Bisogna agire subito»

BERNA - La storia come maestra di vita. Per non dimenticare. E soprattutto per evitare che alcuni errori del passato si ripetano di nuovo nel futuro. È questo il concetto alla base della proposta dei giovani del Centro che auspicano l'introduzione di visite obbligatorie ai campi di concentramento nelle scuole per prevenire l'antisemitismo in Svizzera.

Un antisemitismo che, secondo i numeri divulgati negli scorsi giorni dalla Fondazione contro il razzismo e l'antisemitismo (GRA) e dalla Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), hanno toccato livelli «senza precedenti». Nel 2024 sono infatti stati registrati 221 incidenti antisemiti in Svizzera: un aumento del 287% rispetto al 2022. Un'esplosione dell'antisemitismo, che trova le proprie radici nell'attacco del 7 ottobre 2023 portato da Hamas e nella conseguente reazione di Israele, che ha convinto i Giovani del Centro a chiedere un'azione più decisa per fermare l'ostilità a danno degli ebrei. «Non basta condannare l'antisemitismo, bisogna combatterlo», ha dichiarato il presidente del partito giovanile Marc Rüdisüli sulle colonne della SonntagsBlick.

«Incoraggiare l'empatia» - I Giovani del Centro propongono misure concrete, soprattutto nel campo dell'istruzione. Tra queste, l'obbligo per tutti gli studenti di visitare almeno una volta un memoriale dell'Olocausto come parte del loro programma scolastico. Per quanto riguarda i futuri insegnanti, invece, dovrebbero effettuare tale visita durante i loro studi. «Queste esperienze - precisa Rüdisüli - favoriscono l'empatia e una profonda comprensione della storia».

Oltre al divieto di utilizzare simboli nazisti nello spazio pubblico, proposta già fatta dal Consiglio federale, il partito giovanile del Centro chiede inoltre di intensificare i progetti educativi contro l'antisemitismo e di combattere maggiormente l'incitamento all'odio sui social. «È assurdo che in Svizzera il materiale pubblicitario che promuove il tabacco sia illegale mentre i simboli della svastica sono tollerati».

Senso di insicurezza - Tra gli ebrei che vivono in Svizzera, gli incidenti antisemiti rafforzano infatti il senso di insicurezza. Molti membri della comunità - come emerso in uno studio dell'Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW) pubblicato a fine 2024 - nascondono simboli religiosi come la Stella di Davide o si astengono dall'indossare la kippah.

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