La testimonianza di un ex dipendente dell'uomo accusato di aver ucciso la fidanzata a Buchs.
Il comportamento aggressivo del 24enne sul lavoro era all'ordine del giorno.
BUCHS - Il 23 febbraio, il 24enne N.O.* è stato arrestato nella sua abitazione a Buchs (SG) con l'accusa di aver ucciso la fidanzata 22enne.
A pochi giorni dall'accaduto, parla ora un ex dipendente del presunto colpevole. L'uomo, che ha lavorato come corriere nella pizzeria del 24enne, riferisce di continui comportamenti sopra le righe.
«Impulsivo e aggressivo» - Gli ex compagni di classe hanno descritto N.O. come un burlone, un giovane che non ha mai attirato l'attenzione su di sé in negativo.
Il suo ex dipendente dipinge però un quadro completamente diverso: «Era impulsivo e aggressivo nei confronti dei dipendenti», racconta a 20 Minuten. «Arrivava a lanciare oggetti dalla cucina». Quando i clienti erano presenti nel ristorante, O. riusciva a mantenere la calma e a risultare amichevole.
Con i suoi collaboratori, tuttavia, aveva toni completamente diversi: «Maledizioni e urla facevano parte della giornata lavorativa», continua l'ex fattorino. Il datore di lavoro si sarebbe spinto fino a far piangere i suoi dipendenti. «Avevamo costantemente paura di quando sarebbe arrivato l'ennesimo scoppio di rabbia. È riuscito a litigare con un ex dipendente perché non voleva pagargli lo stipendio».
Un altro incidente rimane nella memoria dell'ex fattorino: «Un cliente aveva chiesto uno sconto perché qualcosa non era andato con l'ultimo ordine». Come convenuto al telefono con chi stava coprendo il turno in pizzeria in quel momento, il fattorino aveva effettuato l'ultima consegna a un prezzo ridotto. Venuto a sapere dell'accaduto, il 24enne si era infuriato: «Ha voluto il nome del cliente in modo che potesse "ricordarselo bene"». Quindi aveva insistito per ottenere l'intero importo. «Per farlo calmare ho pagato la differenza di tasca mia», racconta l'ex dipendente.
«Sovraccarico di lavoro e stress» - O. abitava appena sopra la pizzeria. «Era costantemente stressato e praticamente non smetteva mai di lavorare». Prosegue il fattorino. «Questa pressione deve essersi trasferita nella vita privata».
Come ha annunciato dal Ministero pubblico sangallese, il 24enne si trova ancora dietro le sbarre. Sono tutt'ora in corso le indagini per far luce sull'accaduto
* Nomi noti alla redazione.