Jonathan manca da casa da più di un mese, sarebbe dovuto tornare dopo le vacanze autunnali trascorse con la mamma
I due genitori sono separati da tempo e Matthias Schmid, il papà, ha la custodia esclusiva del bambino
HOFSTETTEN - I giocattoli ancora sul pavimento, il telefono spento e gli avvisi su Facebook. Matthias Schmid cerca suo figlio di cinque anni, assente da casa da più di un mese. «Eravamo molto vicini. Voglio che torni. È un orrore».
Jonathan ha cinque anni. È partito per le vacanze autunnali con la madre, ma da allora non ha più fatto ritorno a casa. I genitori sono separati da tempo. «Lei vive in Svizzera, ma potrebbero essere andati all'estero. Forse in Germania». Il padre, Matthias, racconta che l'ultima volta che ha sentito la moglie è stato più di un mese fa, il quattro ottobre. Da allora sia il suo telefono che quello del figlio sono irraggiungibili. «Mi sono chiesto mille volte se avrei dovuto notare qualcosa in quell'ultima chiamata». Poi è calato il silenzio. «Avevo dato a mio figlio un mio vecchio cellulare, così potevamo inviarci delle foto».
Il padre, che ha la custodia esclusiva del bambino, vive Hofstetten, nel canton Soletta. Dallo scorso fine settimana i muri delle case sono tappezzati di volantini. "Vermisst" in grassetto e le foto del figlio e dell'ex moglie. Il padre si è attivato anche su Facebook, dove invita gli utenti ad aiutarlo e a segnalare alla polizia se i due sono stati avvistati. La sua ricerca è iniziata, ha raccontato a 20Minuten quando alla fine delle vacanze autunnali è andato a prendere suo figlio a casa dell'ex. Ma nessuno ha aperto la porta. Allertata, la polizia era arrivata sul posto con un mandato, ma dopo aver sfondato l'entrata aveva potuto constatare che la donna aveva impacchettato i suoi effetti personali.
Per tre settimane Matthias Schmid è rimasto assente dal lavoro. Poi ha ricominciato con un part-time. «Torno a casa e vedo i suoi giocattoli. Mi spezza».
La Procura di Soletta non riferisce dettagli e non commenta se delle segnalazioni dalla popolazione siano già pervenute. E per quanto riguarda la ricerca di Matthias su Facebook, «il padre del bambino ha diritto di partecipare attivamente alle ricerche e di utilizzare i canali social per farlo. Facciamo tutto il possibile per trovare il piccolo scomparso».