A giugno il sequestro di 6800 piante di canapa che gli operatori dichiararono essere di quelle consentite. Ma era falso
HERISAU - All'inizio di giugno la Polizia cantonale di Appenzello aveva sequestrato circa 6800 piante di canapa a Herisau: al momento dell'irruzione nel campo indoor, le persone presenti dichiararono che la coltivazione era costituita da piante di canapa CBD (la canapa legale).
Oggi, dal laboratorio incaricato di svolgere le analisi, è arrivato l'esito: quelle piante possono definirsi droga, vista l'alta percentuale di THC rinvenuta. È il risultato delle indagini condotte inizialmente dal Centro di competenza forense della Polizia cantonale di San Gallo. Successivamente, sotto la direzione del Ministero pubblico di Appenzello e in collaborazione con altri ministeri pubblici e corpi di polizia cantonali, sono state svolte ulteriori indagini: da questa ultima attività investigativa è emerso che la conduzione del campo indoor era in mano a cinque persone di origine olandese che erano legate a soggetti che trasformavano canapa CBD in canapa THC fuorilegge.
A questa è giunta l'indagine dopo avere effettuato decine di perquisizioni domiciliari e scovato altri due impianti indoor dove venivano coltivate circa 3.300 piante di canapa vietate: è in una di queste ultime perquisizioni che la polizia ha scoperto un complesso apparato tecnico con cui la pianta CBD veniva trasformata in droga. La Polizia cantonale di Appenzello ha reso noto che «tutte le persone coinvolte dovranno rispondere di molteplici reati puniti dalla normativa sugli stupefacenti».