L'associazione russa porta in aula Basilea Città e Basilea Campagna.
BASILEA - Si riapre il sipario sullo scandalo pro-guerra scoppiato lo scorso agosto alla Festa federale di lotta svizzera di Pratteln. Durante l'evento una delle affiliate all'associazione Russkij Basel ha sfilato con una Z appuntata sul vestito, simbolo di sostegno alla guerra di Putin, e i Cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna hanno deciso di mettere fine alla collaborazione con l'associazione, che impartiva lezioni di russo agli alunni delle scuole elementari. Russkij Basel, però, non ci sta, e ha ora ufficialmente presentato ricorso, riferisce oggi il Sonntagsblick.
La Corte dovrà dunque decidere se il ritiro della licenza di insegnamento deciso a settembre dalle autorità dei due Cantoni fosse effettivamente giustificato.
In seguito ai fatti, vari membri di Russkij Basel hanno ripetutamente affermato che il loro club è politicamente neutrale e che c'era stato un malinteso. Secondo il Sonntagsblick, al vertice dell'associazione ci sarebbero però diversi sostenitori di Putin con collegamenti diretti al Cremlino. In una foto condivisa sui social, la presidente di Russkij Basel appare infatti posare con il capo dei Nightwolves svizzeri, nota gang di motociclisti e supporter di Putin e della guerra in Ucraina. Nel 2020 la donna avrebbe inoltre persino ricevuto una medaglia d'onore dal Ministero della difesa russo.
In passato l'associazione avrebbe infine tenuto, nell'ambito di varie manifestazioni pubbliche, dei discorsi a sostegno dell'invasione russa del Donbass.