Conclusa l'identificazione delle due vittime: si tratta di due svizzeri di 20 e 22 anni
BERNA - Si profila l’ipotesi di un tragico incidente per la morte dei due uomini trovati senza vita martedì sera nella cantina di un appartamento a Thun. Uccisi dalla loro passione, ovvero i rettili velenosi. Conferme in questo senso non ce ne sono, ma gli elementi in mano agli inquirenti fanno propendere la tesi di un avvelenamento da parte dei rettili. La polizia cantonale bernese dal canto suo ha escluso l’intervento di terzi.
Nella cantina c’erano due serpenti a sonagli velenosi trovati morti, tre pitoni sopravvissuti, due scinchi dalla lingua blu, due lucertole monitor di grosse dimensioni dalla coda spinosa e una lucertola perlata.
Stando al racconto di un conoscente dei due uomini, fornito alla BernerZeitung, la persona che abitava nell’appartamento aveva un permesso per custodire due serpenti velenosi. Non si sa se l’autorizzazione riguardasse anche gli altri animali.
Quando i pompieri sono entrati nella cantina si sono resi conto della gravità della situazione, e hanno immediatamente sollecitato un erpetologo. Monika Benninger, co-responsabile della clinica di Anicura Tierklinik Thun AG, ha confermato al giornale che almeno dieci animali sono stati presi in consegna e portati in una clinica.
Due svizzeri, di 20 e 22 anni
La polizia, nel frattempo, ha confermato che è conclusa l'operazione di identificazione formale delle vittime. Si tratta di due giovani ragazzi bernesi, che avevano 22 e 20 anni.