Circa 300 persone hanno percorso l'ultima tratta del tassista Alican S., ucciso a Basilea
BASILEA - Sabato sera si è tenuta una marcia silenziosa ad Aeschenplatz. Si sono presentate circa 300 persone, per lo più vestite di bianco, come aveva chiesto la vedova. Tutti hanno reso omaggio ad Alican S. Il 18 novembre, un uomo di 51 anni vestito di nero è salito sul suo taxi e armato di coltello, nei successivi 500 metri percorsi in auto, ha ucciso il 49enne. Un omicidio a sangue freddo, agli occhi della vedova Céline. L'autore del reato è stato catturato giorni dopo ed ora è dietro le sbarre in attesa di giudizio.
Ieri è stata la prima volta che Celine ha avuto il coraggio di visitare la scena del crimine con i suoi due figli. Amici, parenti e colleghi di lavoro erano presenti quando la 41enne ha percorso a piedi quella che è stata l'ultima tratta percorsa dal marito e ha posato dei fiori nel punto in cui è stato ritrovato il corpo. Il consigliere nazionale Mustafa Atici, che conosceva bene il defunto, ha tenuto un discorso.
«È stato molto difficile», ha spiegato la vedova a 20 Minuten. Celine ha dovuto fermarsi diverse volte lungo la strada. «Ci è voluta così tanta forza. Ma l'ho trovata ed è stato tutto come volevo che fosse. Sono venuti tutti, i nostri amici, quelli che gli volevano bene Ci siamo commossi. Alican era qui con noi. Grazie», ha aggiunto.
«Ho il diritto di essere ascoltata» - Dopo poco più di mezz'ora, il corteo si è lentamente sciolto. Nel frattempo le indagini sono ancora in corso. «Voglio che la gente sappia chi era Alican. Se parlo solo con il pubblico ministero, non riesco a far sentire la mia voce. E ho il diritto di farlo».