In primo grado era stato condannato a 8 anni. Il Tribunale federale ha respinto il ricorso dell'uomo.
LOSANNA - Il Tribunale federale ha respinto il ricorso di un uomo condannato a 17 anni di carcere per tentato assassinio e ripetuti stupri. L'uomo aveva teso un'imboscata all'ex compagna, che lo aveva lasciato, e l'aveva accoltellata più volte.
L'aggressione era avvenuta il 30 luglio 2016 davanti all'abitazione della vittima. In primo grado, l'autore era stato condannato a 8 anni per tentato omicidio volontario. Dopo il ricorso di entrambe le parti, il Tribunale cantonale bernese aveva ritenuto l'autore colpevole di stupro e tentato assassinio e lo aveva condannato a 17 anni di carcere.
In una sentenza pubblicata oggi, il Tribunale federale ha confermato la condanna e ritenuto giustificate le argomentazioni della corte cantonale. In passato, il ricorrente aveva ripetutamente detto alla vittima «che l'avrebbe uccisa, che non avrebbe fatto le cose a metà, che se non voleva più essere sua, non sarebbe appartenuta a nessun altro». Il giorno dei fatti, era seduto con la sorella su una panchina davanti alla casa della sua ex compagna. Quando lei è arrivata, l'ha seguita fino all'ingresso dell'edificio e l'ha bloccata davanti alla porta chiusa a chiave. L'uomo l'ha quindi colpita almeno cinque volte al fianco sinistro con un coltello pieghevole con una lama di 10 cm. Lasciata la donna a terra, il ricorrente è tornato dalla sorella e insieme hanno deciso di chiamare i soccorsi e di presentarsi poi in polizia.
La giustizia bernese aveva ritenuto che l'uomo avesse agito per futili motivi. Aveva chiaramente approfittato dell'elemento sorpresa ed era stato perfido nel bloccare la donna davanti alla porta di entrata. Il suo comportamento riprovevole e la volontà di distruzione risultano quindi evidenti in questa aggressione che rasenta il massacro.