Stando ai dati dell'UPI, Nel 2022 si sono contati 560 feriti gravi e 23 morti. Il rischio di farsi male aumenta con l'età.
BERNA -
Le bici elettriche sono tuttora molto apprezzate, ma questo successo ha un effetto diretto sui dati infortunistici. Lo scorso anno, sulle strade svizzere, rileva l'UPI, gli incidenti con danni alle persone in cui è stata coinvolta un’e-bike sono aumentati di un quarto rispetto al 2021. I feriti gravi sono stati 560 (+5%) e i morti 23 (+35%).
I morti sono in buona parte over 65
Il rischio di perdere la vita per colpa di un incidente a bordo di una bici elettrica aumenta con l’età. Negli ultimi cinque anni, due morti su tre avevano 65 anni o più. Del terzo rimanente, la maggioranza aveva tra 45 e 64 anni. Tra i feriti gravi, tre su quattro avevano 45 anni o più.
Migliorare la sicurezza personale
Oltre la metà (57%) dei sinistri gravi in e-bike registrati dalla polizia sono imputabili a colpa propria. Ciò conferma che le persone a bordo dei mezzi elettrici potrebbero fare di più per la propria sicurezza. Con una campagna nazionale, l’UPI attira l'attenzione sulle conseguenze di un incidente e offre consigli pratici.
Tra questi consigli figura, per esempio, quello d'indossare il casco che, del resto, è obbligatorio per le e-bike veloci. Dato che a velocità elevate lo spazio di frenata è maggiore, l’UPI raccomanda uno stile di guida difensivo, che aiuti anche a prevenire gli incidenti nelle rotatorie o agli incroci. Negli ultimi cinque anni la metà delle collisioni con una bici elettrica si sono verificate perché non è stato rispettato il diritto di precedenza da parte dell’altro utente coinvolto, che spesso non ha visto l’elettrociclista o ne ha sottovalutato la velocità.
L’obbligo di circolare di giorno con le luci accese, in vigore da un anno, dovrebbe ovviare a questa situazione. L’UPI raccomanda inoltre d'indossare capi di colori fluorescenti con inserti riflettenti, ad esempio un giubbotto ad alta visibilità, per rendersi visibili anche di giorno.