La polizia ha controllato circa 100 persone e ne ha allontanate alcune. Due sono state condotte in centrale per accertamenti
ZURIGO - Un migliaio di persone hanno manifestato contro il diritto all'aborto durante la "Marcia per la Vita", oggi a Zurigo-Oerlikon. La polizia era presente con un grosso contingente a causa delle annunciate contro-dimostrazioni. Fino alla prima serata ci sono state solo provocazioni isolate, ha constatato un corrispondente dell'agenzia di stampa Keystone-ATS.
Secondo un comunicato, la polizia ha controllato circa 100 persone fino alla prima serata e ne ha allontanate alcune. Due persone sono state portate in una stazione di polizia per accertamenti. La polizia ha anche confiscato oggetti pirotecnici, materiale per dissimulare il volto e striscioni.
La 13a Marcia per la Vita è stata organizzata all'insegna del motto "Siate la loro voce!". L'obiettivo era quello di dare voce ai "non nati". Il programma prevedeva un raduno in piazza e una marcia di mezz'ora per le strade di Oerlikon. Sul palco, il granconsigliere dell'UDF Erich Vontobel ha criticato il fatto che in Svizzera, la cui costituzione inizia con le parole "in nome di Dio onnipotente", "i feti possono essere uccisi e smaltiti".
A margine dell'evento sono stati fatti esplodere fuochi d'artificio. Quattro persone che si erano avvicinate alla griglia senza essere notate, in quanto membri di una truppa del Clean-Up-Day che raccoglieva i rifiuti, hanno interrotto brevemente un discorso con fischi. Gli edifici vicini al raduno sono stati decorati con striscioni che recitavano "Difendi il diritto all'aborto" e, lungo il percorso della marcia, una donna su un balcone reggeva un cartello con scritto "Il mio corpo, la mia scelta".