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SVIZZERAFaccio rifornimento, ma non pago: persi milioni di franchi ogni anno

13.03.24 - 23:31
Per errore o deliberatamente: il fenomeno è capillare ma, per risolverlo, potrebbe bastare un'applicazione
Depositphotos (z1bjkeee)
Faccio rifornimento, ma non pago: persi milioni di franchi ogni anno
Per errore o deliberatamente: il fenomeno è capillare ma, per risolverlo, potrebbe bastare un'applicazione

ZURIGO - Fino a dieci milioni di franchi: queste sarebbero le perdite annue dei gestori delle stazioni di servizio, causate dalle frodi e dai mancati pagamenti dei rifornimenti di diesel e benzina, secondo le stime della società di sviluppo software beppo AG, con sede a Zurigo. La start-up ha sviluppato una soluzione informatica - che ora vuole vendere ai gestori dei distributori di carburante - per ridurre al minimo i costi delle azioni penali.

Ecco quanto viene rubato - Un'indagine condotta da 20 Minuten su una dozzina di gestori di stazioni di servizio dimostra che il problema dei conducenti che fanno il pieno, e poi non pagano, è generalizzato. Marius Zuber, membro del consiglio di amministrazione di Landi, ha spiegato che solo nelle nove stazioni di servizio dell'Oberland zurighese i litri non pagati sono 20mila litri. In realtà nessuno ha dati precisi sulle perdite a livello svizzero. Se si estrapolano le cifre dei distributori di Landi e le si comparano ai circa 1400 distributori del Paese, si arriva a circa 6 milioni di franchi svizzeri. Secondo Ueli Bamert, vicepresidente dell'Associazione svizzera dei distributori di benzina VTSS, la stima è plausibile, sebbene molto vaga. «Succede regolarmente che i clienti non paghino il loro pieno di benzina».

Non tutti in malafede - Alcuni fanno deliberatamente il pieno e se ne vanno, altri semplicemente se ne dimenticano: «Altri dichiarano di non avere soldi con sé e poi non pagano nemmeno il conto», dice Zuber. La società Öl Pool AG, che gestisce diverse centinaia di stazioni di servizio in tutta la Svizzera, segnala persino casi in cui le targhe delle auto sono state rimosse o coperte in precedenza o sono state utilizzate targhe rubate.

Il problema dell'identificazione - Secondo Zuber, il trasgressore può essere identificato attraverso il numero di targa e informato per lettera. Ciononostante, alcuni autori di furti di benzina riescono a farla franca: «Se il cliente si rifiuta o non risponde alle ripetute richieste di pagamento, in genere non vale la pena di rintracciare piccoli importi o targhe straniere». Si tratta di un'operazione che richiede troppo tempo e che comporterebbe costi eccessivi.

Anche la polizia è consapevole del problema: «La polizia si affida alle segnalazioni delle stazioni di servizio e alla loro disponibilità a seguire il caso. Entrambe le cose non sempre si verificano», afferma Adrian Schuler, portavoce per i media della Procura del Canton Argovia. Ciò significa che solo una parte dei furti di benzina viene denunciata.

Secondo la polizia cantonale sangallese, l'anno scorso sono state ricevute 55 denunce di furto di carburante, 17 in più rispetto all'anno precedente. L'importo totale dei reati è stato di 3900 franchi. Anche nei cantoni di Zurigo e Berna, secondo le rispettive forze di polizia, nel 2023 non sono state pagate diverse migliaia di franchi al momento del rifornimento.

La possibile soluzione - Branko Bjelajac, amministratore delegato di beppo AG, si dice convinto che il rifornimento illegale sarà presto un ricordo del passato. La sua azienda ha sviluppato l'app "beppo", che semplifica il monitoraggio per gli operatori: «Nella maggior parte dei casi, i gestori delle stazioni di servizio devono dedicare fino a 90 minuti al monitoraggio di questa situazione. La nostra app riduce questo lavoro a un solo minuto. La nostra piattaforma si occupa di determinare i dati del proprietario, di riscuotere il debito, di pagare gli importi arretrati e di trasferire la successiva fattura».

Secondo Bjelajac, circa un quarto di tutti i distributori di benzina svizzeri utilizza la piattaforma digitale. L'applicazione è in uso in tutta la Svizzera dal settembre 2023. Beppo prevede che più della metà di tutti i distributori di benzina utilizzerà l'app entro l'estate del 2024. Bamert conferma che un terzo dei suoi membri, che comprendono circa 840 distributori di benzina, sta già utilizzando l'app.

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