Il racconto di chi ha visto scatenarsi la furia del maltempo, che si sta spostando sulla città catalana
VALENCIA - Il maltempo che si è abbattuto su diverse regioni della Spagna, lasciandosi alle spalle oltre 70 decessi (numero destinato a salire) e numerosi dispersi, ha colpito principalmente la regione di Valencia, ma non solo. Una tromba marina si è formata al largo di Jerez de la Frontera, città sulla costa atlantica.
Il centro della località della provincia di Cadice si è allagato: le immagini pubblicate sui social mostrano strade inondate dall'acqua, cassonetti trascinati via e auto bloccate. Anche a Siviglia le piogge sono intense.
Ora gli occhi sono puntati principalmente su Barcellona. L'Agenzia meteorologica statale ha innalzato l'allerta per la città, portandola a livello arancione a causa di temporali con probabile grandine. La sua consorella catalana, invece, ha attivato l'allerta rossa, ovvero il massimo pericolo, nella regione del Baix Llogrebat. Si prevedono raffiche di vento che potrebbero sfiorare i 100 chilometri orari e chicchi di grandine di dimensioni importanti.
Le storie degli svizzeri a Valencia - 20 Minuten ha raccolto alcune testimonianze di svizzeri che vivono a Valencia. Simona, 21enne di Rüti (ZH), sta attualmente frequentando un corso di lingua. Era quindi lì, al momento del disastro. Attualmente vive insieme ad altri 39 studenti in un residence studentesco, nel cuore della città.
«Siamo a circa 20 minuti dalla zona colpita dal temporale. Al momento trascorriamo il nostro tempo principalmente nel centro di Valencia poiché non possiamo spostarci fuori città», racconta la 21enne. «Martedì sera, intorno alle 20, la protezione civile ci ha avvisato del temporale tramite un messaggio sullo smartphone e ci ha intimato di non uscire di casa». La ragazza ammette di aver temuto per la propria incolumità. Fortunatamente, però, ne è uscita indenne.
Per ora tutte le scuole e le università sono chiuse. In alcune regioni sono soppressi anche autobus e metropolitana. «È stato molto spaventoso», prosegue la giovane che, questa mattina, ha ricevuto nuovamente un messaggio che le invitava a restare in casa.
«Non abbiamo mai visto niente di simile» - Un altra testimonianza arriva da Alcossebre (a un centinaio di chilometri da Valencia). «Abbiamo avuto un forte temporale, fulmini e tuoni, ma nessuna inondazione». Nel mare le onde erano alte circa tre metri. «Viviamo qui da otto anni, non abbiamo mai vissuto niente di simile», continua il lettore.
Nella regione di Valencia, oggi, tutti i dipendenti del settore pubblico possono restare a casa se hanno problemi a raggiungere il posto di lavoro. Il porto commerciale di Valencia è rimasto chiuso fino alle 14.