In una live chat la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha risposto alle domande dei lettori sull’Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti proposta dai Giovani Verdi
BERNA - Congelare la superficie totale delle zone edificabili al livello attuale: è questo il principale obiettivo dell’Iniziativa contro al dispersione degli insediamenti, la proposta dei Giovani Verdi che saremo chiamati a votare il prossimo 10 febbraio. Una proposta che non piace però al Consiglio federale, secondo cui sarebbe troppo drastica, e rischierebbe di portare a un aumento dei prezzi per terreni e abitazioni.
Oggi la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha risposto alle domande dei lettori.
Abbiamo ricevuto circa 150 domande sulla questione da lettori di tutta la Svizzera. Una questione, quella dell'edilizia selvaggia, che preoccupa dunque i cittadini. La consigliera federale ribadisce che «con un drastico blocco delle zone edificabili c'è il rischio che gli affitti salgano».
La live chat con la consigliera federale Simonetta Sommaruga è terminata. La ringraziamo per la sua disponibilità. E ringraziamo anche voi, cari lettori di tio/20 minuti, per averci seguiti.
Tobias Metzger, Zurigo: Il boom edilizio è dovuto principalmente all’immigrazione. Un problema che si risolverebbe semplicemente con la rinuncia alla libera circolazione delle persone. È d’accordo?
No, non sono d’accordo. Dal 2012 in Svizzera la superficie edificabile è rimasta stabile, nonostante l'immigrazione. Il prossimo 10 febbraio non voteremo sull’immigrazione bensì sulla questione seguente: la superficie delle zone edificabili in tutto il Paese deve rimanere per sempre identica a quella di oggi? Il Consiglio federale e i Cantoni dicono di no, ritenendo che uno sviluppo sensato debba essere possibile, e consentire ad esempio la realizzazione di un nuovo quartiere per famiglie.
Ann Catherine, Berna: La gente si trova già in litigio con i vicini. Lei cosa può fare contro l’insostenibile intensificazione degli insediamenti?
L’iniziativa dei Giovani Verdi non è d’aiuto in caso di litigi tra vicini. Nelle città, l’iniziativa comporta inoltre un grosso rischio: i terreni edificabili sono troppo pochi, gli affitti tenderanno quindi ad aumentare. Esistono già dei buoni esempi su come utilizzare meglio le superfici esistenti, creando allo stesso tempo spazi verdi e garantire quelli per i bambini e il tempo libero.
Walter Stulz: La superficie della Svizzera non aumenta. Perché non si costruisce verso l’alto? Anche le autostrade si potrebbero fare a due piani, con un tetto supplementare per la produzione di energia solare.
L’idea degli impianti solari, di per sé buona, è attualmente in fase di studio. In quest’ambito, tuttavia, l’iniziativa non propone alcuna soluzione innovativa, chiedendo invece che la superficie delle zone edificabili rimanga per sempre uguale a quella di oggi. Ne consegue che in futuro si costruirà di più nelle regioni discoste. Nel contempo, nelle città, gli affitti tenderanno ad aumentare. Per questo oltre al Consiglio federale e al Parlamento, anche Cantoni, Città e associazioni dei Comuni, ma anche architetti e l'Unione dei contadini raccomandano di respingere l'iniziativa.
Daniel Klopfenstein: Qual è la sua situazione abitativa? E in ambito privato lei cosa fa perché non vengano sprecati troppi terreni coltivabili?
Da due anni abito in un appartamento in centro a Berna, recandomi al lavoro a piedi o in autobus. Il 10 febbraio non votiamo sui domicili dei consiglieri federali, ma sulla questione seguente: le superfici delle zone edificabili devono essere congelate per sempre al livello attuale? L'aumento dei prezzi dei terreni in città, dove gli alloggi sono già scarsi, non interesseranno soltanto i proprietari, ma anche gli inquilini.
Franco Greco, Origlio: Premetto che condivido l’opinione di non limitare le iniziative per il libero commercio e in generale di lasciare al mercato il ruolo di regolatore. Ma mi domando cosa si intenda fare per evitare l’edificazione sconsiderata che stanno attuando i fondi pensionistici, che di fatto stanno rovinando il mercato immobiliare. Come si intende intervenire? O si preferisce attendere il disastro?
Poiché attualmente i tassi d’interesse sono bassi, per le Casse pensioni risulta interessante investire denaro nel settore immobiliare. Dobbiamo però evitare che gli affitti salgano ulteriormente. Con un sì all’iniziativa, tuttavia, si assisterebbe proprio a questo fenomeno: se non vi sono nuovi terreni edificabili, i prezzi immobiliari, e con essi gli affitti, aumentano, in particolare nelle città. Con un drastico blocco delle zone edificabili, si costruirà di più in periferia, dove ci sono ancora terreni disponibili. Si avrebbe un effetto boomerang.
Reto Schmid, Toffen (BE): Buongiorno signora consigliera federale! Come si può conciliare una pianificazione territoriale sensata con il continuo aumento della popolazione? La Svizzera non comincia a essere un po' piena?
Dal 2012 la superficie edificabile è stabile. Quindi: la superficie pro capite è diminuita. Pertanto già oggi il territorio viene usato in maniera più attenta e intelligente. Le aree esistenti vengono utilizzate meglio, gli insediamenti vengono densificati e vengono creati spazi per il tempo libero. Un buon esempio il “Sulzer Areal” a Winterthur, dove sono stati creati appartamenti, uffici e spazi per l'università professionale. Esempi come questo ci sono anche in altre città. L'attuale legge prevede già un miglior utilizzo del territorio. L'iniziativa non porta quindi ulteriori vantaggi.
Alimuddin Usmani, Ginevra: Signora Sommaruga, ogni anno la cementificazione porta via 24’883’200 metri quadri di spazi verdi, vale a dire quasi 25 chilometri quadrati. Quale alternativa all’iniziativa propone per mettere fine a questa cementificazione sfrenata?
Con l’approvazione, nel 2013, della nuova legge sulla pianificazione territoriale, i cittadini hanno già deciso delle misure efficaci in difesa della natura e del paesaggio. Le zone edificabili sovradimensionate devono essere ridotte. Nel canton Vaud, per esempio, la metà dei comuni deve effettuare delle dezonazioni. Ed è proprio questo obbligo che manca nell’iniziativa. Si rischia quindi di eliminare lo strumento più efficace contro la dispersione degli insediamenti.
Ernst Ecker, Zurigo: Quale effetto avrà l'iniziativa sui prezzi di affitti e costruzioni?
Si tratta di una preoccupazione legittima. Laddove diminuiscono le zone edificabili, aumenta il rischio che il prezzo dei terreni e delle abitazioni salgano. Il rischio è reale in particolare nelle città, dove già attualmente ci sono poche abitazioni disponibili. Questo è uno dei motivi per cui il Consiglio federale e il Parlamento respingono l'iniziativa dei Giovani Verdi. L'iniziativa aggrava questo problema.
Andreas Mettler, Bischofszell (TG): Cosa ne pensa di rinunciare alla protezione del patrimonio culturale? Sono un carpentiere e mi fa sempre piacere vedere delle abitazioni tradizionali. Ma sono anche convinto che il passato debba restare passato. Per andare verso il futuro, non si può restare attaccati al passato. Pertanto proporrei di autorizzare la demolizione di edifici protetti o nei centri storici, se la nuova costruzione: a) è più efficiente dal punto di vista energetico (non dovrebbe essere difficile); b) sfrutta meglio lo spazio (verso l’alto o verso il basso, un’abitazione monofamiliare diventa plurifamiliare). Da sempre città sono state costruite su altre città.
Sono contraria all’idea di distruggere i centri storici in quanto fanno parte del patrimonio svizzero. Trovo però errata anche la via che intendono percorrere i promotori dell’iniziativa. Un blocco radicale delle zone edificabili in tutta la Svizzera favorirebbe la dispersione degli insediamenti poiché si costruirebbe soprattutto laddove vi sono ancora terreni edificabili. Oppure soltanto i Comuni ricchi potrebbero ancora permettersi delle zone edificabili. Il Consiglio federale è contrario a tale principio.
Patrick Chandler, Zurigo: Se la Svizzera vuole mantenere questo tasso di crescita, dove vogliamo mettere tutti quanti? Io le do ragione: l’Iniziativa contro la dispersione degli insediamenti non fa altro che peggiorare la situazione, con nuove regole per gli ingegneri civili come me. Nonostante ciò, dobbiamo fare qualcosa. Non si dovrebbe smettere di costruire nel mezzo di incantevoli villaggi e piuttosto intensificare gli insediamenti nelle aree periferiche?
Condivido perfettamente le Sue preoccupazioni. L’iniziativa, tuttavia, non risolve alcun problema, anzi ne crea di nuovi. In assenza di nuove zone edificabili, si costruirà laddove ciò è ancora permesso, ossia nelle zone discoste. Nell’ottica della protezione del paesaggio l’iniziativa è quindi un autogol.
Benvenuti! La consigliera federale Simonetta Sommaruga è pronta per rispondere alle domande dei lettori. La live chat inizierà a breve.