Ecco le questioni su cui punteranno i partiti nella sessione straordinaria delle camere federali
BERNA - Revoca dello stato di emergenza, rafforzamento del potere d'acquisto e miglioramento dell'innovazione, aiuti agli asili nido e alla popolazione piuttosto che all'aviazione. I gruppi parlamentari stanno affilando le armi in vista della sessione straordinaria delle Camere, al via lunedì. Oggi hanno annunciato quali saranno i loro cavalli di battaglia.
UDC - UDC intende chiedere l'immediata revoca dello stato di emergenza per i danni che sta causando all'economia. In una nota, i democentristi sottolineano che costa alla Svizzera sei miliardi di franchi alla settimana. Si oppongono pertanto a nuovi «interventi centralizzatori» e a ulteriori aiuti fondati sul diritto d'urgenza. Si batteranno inoltre contro l'idea che lo Stato costringa i proprietari a rinunciare agli affitti.
L'UDC chiederà anche la sospensione della libera circolazione delle persone per dare priorità all'assunzione di lavoratori svizzeri disoccupati e di «non distribuire centinaia di milioni di franchi all'estero». Partendo dalla constatazione che fino al 97% di tutti i decessi si verifica tra persone di età superiore ai 65 anni con patologie preesistenti, l'UDC ritiene che sia sufficiente che queste si isolino.
PS - Per quanto riguarda il PS, saranno chieste nuove misure per rafforzare il potere d'acquisto. «Nel contesto del lavoro a orario ridotto, il salario deve essere garantito al 100% per tutti i salari fino al salario mediano», afferma il presidente del gruppo, Roger Nordmann, citato in una nota.
Secondo il PS, bisogna anche evitare un aumento dei premi dell'assicurazione malattia. Sono necessari un programma d'investimento e un fondo alimentato dalle riserve della Banca Nazionale Svizzera (BNS). In merito al sostegno pubblico all'industria aeronautica, promesso dal Consiglio federale, il gruppo ribadisce che tali aiuti siano soggetti a rigorose condizioni in campo sociale e ambientale.
PLR - Il gruppo PLR invita dal canto suo il Consiglio federale «a compiere finalmente progressi nel rinnovamento della rete di telefonia mobile, nella digitalizzazione generale del sistema sanitario e a investire in modo mirato nella ricerca e nello sviluppo», si legge in una nota. In questi settori la Svizzera è in ritardo rispetto agli sviluppi globali, sostiene.
L'accesso al sostegno di Innosuisse per i progetti di innovazione deve essere agevolato per le PMI svizzere e la resilienza delle aziende deve migliorare. Per rafforzare la riserva di capitale per l'assorbimento dei rischi, il gruppo PLR intende introdurre una deduzione dall'imposta federale diretta. Sostiene infine gli aiuti promessi dal governo all'aviazione.
Verdi - Per evitare che i costi degli aiuti ricadano sulle fasce di popolazione maggiormente colpite dalla crisi, i Verdi sostengono un prelievo dalle riserve della BNS. In una nota, il gruppo alle Camere ribadisce inoltre che gli investimenti a sostegno dell'economia devono essere rispettosi del clima e promette di respingere il pacchetto di aiuti al settore dell'aviazione senza condizioni vincolanti per la tutela del clima.
Si batterà inoltre per un sostegno finanziario agli asili nido e alle strutture di assistenza diurna, per alleggerire i commerci in difficoltà dal peso degli affitti e in favore di un premio economico per i servizi straordinari forniti dal personale sanitario. Chiede inoltre che l'anno prossimo i premi dell'assicurazione malattia non siano aumentati con il pretesto della pandemia e che le aziende che lavorano a orario ridotto non versino dividendi. Per quanto riguarda la mobilitazione delle forze armate, il partito si asterrà, dicendosi convinto che un servizio civile di soccorso in caso di catastrofe avrebbe svolto i compiti in questione altrettanto bene, se non meglio.
Verdi liberali - Come per i Verdi, anche per i Verdi liberali è escluso che il Consiglio federale salvi l'aviazione a suon di miliardi senza imporre ulteriori condizioni per la protezione del clima, si legge in un comunicato.
Il partito suggerirà l'introduzione di obbligazioni per il finanziamento di progetti ambientali, i cosiddetti Green Bonds. Ciò garantirebbe che le compagnie aeree riducano gradualmente le loro emissioni di gas a effetto serra. Se il Parlamento rifiuterà queste condizioni a tutela dell'ambiente, il gruppo parlamentare non sosterrà i prestiti miliardari al settore.