Per la prima volta nella storia il partito non avrà più tre esponenti in seno all'esecutivo cantonale
La nuova formazione di Governo conterà due popolari democratici, un PLR, un socialista e un democentrista.
SION - Il PPD vallesano per la prima volta nella storia perde la maggioranza assoluta in Consiglio di Stato: non c'è stato nulla da fare per Serge Gaudin, a spuntarla sono stati i due consiglieri nazionali Mathias Reynard (PS) e Franz Ruppen (UDC). Sono inoltre stati riconfermati gli uscenti Robert Schmidt e Christophe Darbellay, entrambi PPD, nonché Frédéric Favre (PLR).
Il nuovo governo vallesano sarà dunque composto da due PPD, un PLR, un PS e un UDC. Nel secondo turno delle elezioni del Consiglio di Stato Schmidt ha ottenuto 55'698 preferenze, seguito a sorpresa da Ruppen (50'982 voti). Poco lontani Reynard (49'094 schede), Favre (48'990) e infine a debita distanza Darbellay (43'799), mentre Serge Gaudin - il terzo candidato del PPD, con 37'414 preferenze - è rimasto fuori dai giochi. La partecipazione si è attestata al 55,61%.
Si tratta di un terremoto in un cantone finora dominato dai democristiani. Colpaccio invece per l'UDC che torna al governo a quattro anni di distanza dall'esclusione di Oskar Freysinger.
Le elezioni di Ruppen e Reynard smuovono le acque anche a Berna: i due consiglieri nazionali verranno sostituiti alla camera del popolo da Michael Graber, rispettivamente Emmanuel Amoos. Entrambi sono deputati del Gran Consiglio vallesano dal 2013, ma hanno già confermato all'agenzia Keystone-ATS che lasceranno il legislativo cantonale per concentrarsi sulle nuove sfide a Palazzo federale.
Al primo turno, lo scorso 7 marzo, nessuno dei candidati in corsa aveva ottenuto la maggioranza assoluta richiesta. Due dei cinque uscenti non si sono ricandidati per un nuovo mandato: l'esponente del PPD Jacques Melly e la socialista Esther Waeber-Kalbermatten.
Nell'esecutivo saranno ora presenti due candidati dell'Alto Vallese, Ruppen e Schmidt. In gioco oggi c'erano anche i rapporti fra l'Alto Vallese tedescofono, minoritario in termini di popolazione, e il Vallese romando, dove si concentrano i tre quarti del corpo elettorale. In una presa di posizione comune trasmessa ai media nelle scorse settimane, l'insolita alleanza PLR, PS e UDC aveva chiesto agli elettori di assicurare la presenza nell'esecutivo di due rappresentanti dell'Alto Vallese, sostenendo che è meglio avere una minoranza sovrarappresentata in governo, piuttosto che il contrario.