Giudici eletti indipendentemente dai partiti? L'esito è incerto. Ampio sostegno invece per le altre due iniziative
Le prossime votazioni a livello federale sono in programma il prossimo 28 novembre
ZURIGO - A meno di un mese dal voto, l'iniziativa sulla giustizia rimane un grattacapo per gli elettori svizzeri, incerti su cosa voteranno. D'altra parte, l'iniziativa sulle cure infermieristiche e quella sulla legge Covid sembrano ampiamente dirette verso l'approvazione del popolo.
È quanto emerge dai risultati del secondo sondaggio di 20 Minuti e Tamedia, che ha chiesto ai cittadini elvetici di enunciare le loro intenzioni di voto per il prossimo 28 novembre, quando le tre proposte a livello nazionale saranno sottoposte al giudizio delle urne.
Rispetto al primo sondaggio i trend rimangono perlopiù gli stessi, con qualche piccola variazione che non ne modifica la sostanza.
Giustizia, «cosa votare?»
Tra i tre temi in votazione, la gara più aperta è relativa all'iniziativa sulla giustizia, che chiede che i giudici federali non siano decisi sulla base dell'appartenenza ai partiti.
Al momento, la percentuale di favorevoli si attesta al 44%. Seppur il sostegno sia calato di quattro punti percentuali rispetto al primo sondaggio, i contrari restano in minoranza, al 39%. Il dato più interessante riguarda l'alto numero di indecisi (17%). L'iniziativa è quindi ancora poco conosciuta, e l'esito è perciò incerto. L'indecisione regna in particolare tra i più giovani, mentre a livello dei partiti non c'è una chiara suddivisione: solamente i simpatizzanti dei Verdi sembrano accoglierla a larga maggioranza.
L'argomento più forte tra coloro che hanno intenzione di votare sì rimane l’affermazione che i giudici debbano essere politicamente indipendenti, mentre il punto principale per gli oppositori è che un sistema di lotteria non eleggerebbe i giudici più capaci, indebolendo la fiducia nel sistema giudiziario svizzero.
Legge Covid pronta al bis
L'iniziativa sulla legge Covid, invece, ha guadagnato altro terreno rispetto al primo sondaggio, raggiungendo il 69% di favorevoli: 6 punti percentuali in più. Il 30% è invece contrario, con tutti gli interpellati che sembrano aver già formato la propria opinione (solo 1% di indecisi)
La norma che autorizza l'uso del certificato Covid (ma non solo) sembra quindi dirigersi con decisione verso un'approvazione il prossimo 28 novembre. Come già emerso dal primo sondaggio, ad eccezione dei sostenitori dell'UDC, quelli di tutti gli altri i partiti sono largamente a favore della proposta. A livello demografico, la percentuale di sì diminuisce con il calare dell'età: mentre solo il 55% dei 18-34enni sostiene la legge, il sostegno tra gli elettori con più di 65 anni è all'84%.
Per quanto concerne gli argomenti, i favorevoli sostengono che la legge fornisca la base per combattere il Covid e superare l'inverno, evitando ulteriori lockdown. Gli oppositori invece affermano che la legge discrimini i non vaccinati escludendoli dalla vita pubblica e dividendo la società.
Volano le cure infermieristiche
L'ultimo tema in votazione a fine novembre sarà l'iniziativa sulle cure infermieristiche, il cui sostegno tra gli elettori è ancora eccezionalmente alto (77%), tra tutti i settori e partiti.
Anche in questo caso, gli indecisi sono pochi: mentre il 19% intende rifiutare l'iniziativa, solo il 4% non ha ancora formato la propria opinione a riguardo. La proposta, lo ricordiamo, chiede a Cantoni e Governo di garantire un numero sufficiente di infermieri qualificati.
L'argomento più importante per i favorevoli riguarda l'urgenza di rapidi miglioramenti, visto che la crisi legata al coronavirus ha messo a nudo le carenze della sanità. D'altra parte, gli oppositori sostengono che questa votazione non risolverebbe il problema, e anche che non sia corretto che un solo gruppo professionale venga favorito, poiché anche altri settori soffrono di una carenza di lavoratori qualificati.
Il sondaggio
Sono 17'223 le persone da tutta la Svizzera che dall'28 al 29 ottobre hanno preso parte al secondo sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulle votazioni federali del 28 novembre 2021. Queste rilevazioni vengono condotte in collaborazione con LeeWas, che pondera i dati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d'errore si attesta all'1,2%. Più informazioni su tamedia.ch/umfragen