Per il Parlamento la decisione del Consiglio federale va sottoposta a un'analisi approfondita.
Sotto la lente in particolare alcuni punti dolenti sollevati dall'opinione pubblica in merito all'acquisto dei jet americani.
BERNA - La decisione del Consiglio federale di acquistare il caccia da combattimento americano F-35 va sottoposta a un'analisi quanto a legalità ed efficacia di determinati aspetti della procedura di valutazione del jet. È quanto pensa la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) che incomincerà i lavori al riguardo nel febbraio 2022.
Con la decisione odierna, precisa un comunicato odierno dei servizi parlamentari, la CdG-N vuole creare trasparenza riguardo a taluni punti critici sollevati dall’opinione pubblica. Secondo la Commissione questo è molto importante per legittimare la scelta del modello operata dal governo e quindi anche le prossime fasi dell’acquisto dei nuovi aerei da combattimento da parte della Svizzera.
Gli accertamenti si prefiggono in particolare di giudicare il metodo impiegato per valutare gli aerei disponibili per la selezione, approfondire l’accusa mossa nei confronti di armasuisse di aver distrutto dei documenti, chiarire se si è tenuto conto di un eventuale margine di manovra politico in relazione al Paese produttore e valutare il rispetto di altri principi del diritto in materia di appalti pubblici.
La competizione comprendeva il Rafale francese e l'Eurofighter europeo. Optando per un aereo americano, il governo è stato criticato per non aver tenuto conto degli interessi geostrategici, nel contesto delle relazioni tese con l'Unione europea e la rottura dei negoziati sull'accordo quadro.
L'aspetto della cybersicurezza e della condivisione dei dati con il produttore americano è stato anche sottolineato. Il Consiglio federale e l'esercito americano hanno ripetutamente affermato che la Svizzera può decidere da sola quali dati vuole scambiare con altre forze aeree o quali informazioni vuole inviare alla azienda che produce l'F-35.
Il principio dell'acquisizione di nuovi aerei da combattimento è stato accettato di stretta misura in votazione popolare nel settembre 2020, con il 50,1% dei voti a favore. Alla fine di giugno, il Consiglio federale ha proposto l'acquisto di 36 F-35A al costo di cinque miliardi di franchi. Il costo totale - acquisto e costi operativi per dieci anni - dovrebbe ammontare a circa 15,5 miliardi.
Un'alleanza di sinistra ha già lanciato un'iniziativa popolare denominata "Stop F-35". Considera questo modello troppo costoso, tecnicamente carente e inadatto alle esigenze della Svizzera.
Recentemente, la ministra della difesa Viola Amherd ha difeso nuovamente la decisione dell'esecutivo, affermando che non è più possibile scegliere un altro modello.
Il capo dell'armamento in Norvegia per "spiare" i jet - Il capo dell'armamento Martin Sonderegger intanto si recherà in Norvegia per visionare il jet americano. Sonderegger e il collega norvegese Tiller si incontreranno a Oslo domani. Nel Paese scandinavo, gli F-35A sono già operativi. Durante il colloquio, l'argomento principale di discussione saranno le «esperienze maturate dalla Norvegia sia in termini di acquisto che di operatività del velivolo».