Il bilancio presentato dal Consiglio federale prevede un disavanzo di 669 milioni.
Nonostante questo la Commissione delle finanze del Nazionale propone di aumentare le uscite del prossimo anno di 11,2 milioni.
BERNA - Il futuro delle finanze federali si fa cupo. Nonostante ciò la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) propone di aumentare di 11,2 milioni di franchi le uscite per il 2023.
Il bilancio presentato dal Consiglio federale prevede un disavanzo di 669 milioni. Il freno all'indebitamento consentirebbe tuttavia un deficit di 878 milioni di franchi, hanno indicato in una nota i servizi del Parlamento. Ne risulta un margine di manovra di 209 milioni.
Con 18 voti contro 6 e 1 astensione, la commissione propone al plenum un preventivo con 11,2 milioni di maggiori uscite rispetto al progetto governativo. L'eccedenza strutturale passa così da 209 milioni a 198 milioni di franchi.
Questo importo supplementare è in gran parte destinato alla promozione dello smercio del vino svizzero (+6,2 mio), alla protezione delle greggi (+4 mio) e al Campionato del mondo di staffetta in programma a Losanna nel 2024 (650'000 franchi), precisa ancora la nota.
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Nell'esaminare il preventivo 2023, la commissione ha pure deciso una ridistribuzione, senza incidenza sul bilancio, dei 35 milioni di franchi previsti per Orizzonte Europa a favore di Innosuisse. Con 14 voti contro 11, propone invece di respingere un aumento di 20 milioni di franchi a favore del programma internazionale di mobilità e cooperazione Erasmus+.
Il servizio di segnalazione di Swiss Sport Integrity dovrebbe dal canto suo beneficiare di un supplemento di 360'000 franchi. Con 17 voti contro 8, la commissione invita invece a respingere una proposta volta a ridurre di 14,3 milioni i mezzi per la custodia dei bambini complementare alla famiglia.
La commissione propone peraltro di bocciare diverse proposte di riduzione del budget, quali le spese per l'armamento, il personale federale o l'energia.
Ucraina
Per quanto riguarda l'Ucraina, la Commissione accoglie il credito aggiuntivo (+100 mio) per il piano d'azione in favore del soccorso d'inverno ma, almeno per ora, non intende inserire nel preventivo 2023 mezzi supplementari per la ricostruzione (+90 mio), precisano ancora i servizi parlamentari.
Le spese supplementari destinate alla crisi del coronavirus, l'accoglienza dei rifugiati ucraini o il meccanismo di salvataggio delle aziende energetiche provocano squilibri nel budget 2023. Il ministro delle finanze Ueli Maurer si attende un deficit strutturale tra il 2024 e il 2026 di rispettivamente 1,1 miliardi, 3 miliardi e 3,1 miliardi di franchi. In tal caso le esigenze del freno all'indebitamento non sarebbero più rispettate.
Prima di affrontare con misure concrete l'eliminazione dei deficit strutturali, la Commissione intende aspettare che le Camere si pronuncino nella sessione invernale sugli oggetti ancora pendenti che implicano ripercussioni finanziarie (in particolare il controprogetto indiretto all'iniziativa per premi meno onerosi che dal 2025 costerà 1,7 miliardi di franchi).
I dibattiti sul preventivo 2023 della Confederazione si terranno, come da tradizione, durante la sessione di dicembre.