In caso di scarsità di corrente elettrica, il Consiglio federale potrebbe obbligare famiglie e uffici ad abbassare le temperature.
BERNA - In caso di scarsità di corrente elettrica, quale ultima ratio il Consiglio federale potrebbe obbligare le famiglie e gli uffici ad abbassare la temperatura fino a 20 gradi Celsius. Nessun limite invece di velocità a 100 km/h per le vetture elettriche.
Sulla base dei risultati scaturiti dalla procedura di consultazione in merito alle misure da adottare in caso di penuria di elettricità, il Consiglio federale crede infatti che l'effetto diretto sul consumo di elettricità sarebbe minimo, giacché la mobilità elettrica è ancora poco diffusa. Tuttavia, se una scarsità dovesse coincidere con una carenza di carburante, tale limite di velocità potrebbe essere applicato.
Oltre a ciò, indica una nota governativa odierna, considerazioni di politica ambientale hanno indotto a non limitare specificamente la mobilità elettrica: il potenziale di risparmio è infatti ancora troppo basso e la svolta elettrica della mobilità non dovrebbe essere ostacolata. Tuttavia, in caso di ulteriore diffusione della mobilità elettrica, tali limitazioni potrebbero diventare un elemento importante per far fronte a una grave penuria di elettricità.
L'esecutivo, sempre sulla base dei pareri espressi, ha deciso di inserire nell'ultima fase di provvedimenti i divieti riguardanti i wellness. Inoltre è stato deciso di non vietare il trading ad alta frequenza nelle transazioni di scambio.
Nella rielaborazione delle misure si continuano ad analizzare piani specifici per i servizi di base. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento dell'economia (DEFR), già nel novembre scorso, di esaminare simili piani per l'inverno 2023/24, ad esempio per la depurazione delle acque reflue, le telecomunicazioni e il traffico di pagamenti. Il principio di base è che tutti i settori devono contribuire al risparmio. In caso di scarsità di corrente, è importante evitare interruzioni programmate o addirittura il collasso dell'intera rete.
A tal fine è necessario il contributo di tutti i grandi consumatori (a partire da 100 MWh di consumo annuo), che rappresentano quasi la metà del consumo elettrico della Svizzera. Eventuali disposizioni derogatorie comporterebbero un onere maggiore per altri grandi consumatori e per altri settori dell'economia e potrebbero provocare distorsioni della concorrenza.
Per consentire alle aziende di gestire i contingenti nel modo più flessibile possibile, per il prossimo inverno sono previste diverse misure. Proseguirà anche la stretta collaborazione fra le autorità federali, i gestori delle reti di distribuzione, il mondo economico e i fornitori di piattaforme per lo scambio di contingenti. Inoltre, per l'inverno 2023/24 si intende introdurre anche una soluzione per i consumatori multi-sito, ossia i grandi consumatori con diverse sedi nei comprensori dei gestori delle reti di distribuzione.
Durante i contingentamenti e in caso di disinserimenti, i gruppi elettrogeni d'emergenza stazionari dei consumatori finali interessati potranno essere utilizzati senza limitazioni di tempo.
Sette milioni per la prossima campagna di risparmio energetico - La campagna volta a promuovere il risparmio energetico sarà portata avanti anche nel prossimo inverno 2023/24. A tale scopo il Consiglio federale ha chiesto oggi al Parlamento un credito aggiuntivo di 7 milioni di franchi.
In una nota, il governo spiega che «la situazione dell'approvvigionamento energetico in Svizzera e in Europa rimane tesa e probabilmente nell'inverno 2023/24 sarà ancora più difficile di quella attuale».
L'iniziativa di risparmio energetico invernale è stata lanciata dal Consiglio federale lo scorso 31 agosto. Si tratta della campagna zero-spreco.ch e dell'Alleanza risparmio energetico, che oggi conta oltre 380 membri, tra cui tutti i Cantoni e più di 100 associazioni di settore ed economiche.
L'iniziativa indica come la popolazione, l'economia e l'amministrazione possano risparmiare energia e ridurre così la probabilità di una penuria elettrica. Per il 2022 erano stati preventivati 14 milioni di franchi.
Attualmente il "dashboard sull'energia" mostra una riduzione dei consumi del 2-7% per l'elettricità e del 20-30% per il gas. Tali dati non tengono però conto del fattore meteo, ovvero delle temperature miti di questo inverno. A partire dal mese di maggio saranno disponibili i valori che terranno conto anche di questi aspetti.