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SONDAGGIO TAMEDIAVotazioni del 9 giugno, crolla il sostegno alle due iniziative sanitarie

29.05.24 - 06:30
Un testa a testa per l'iniziativa del PS e un "no" all'iniziativa del Centro. Questi i risultati della seconda tornata del sondaggio Tamedia
Ti-Press (archivio)
Votazioni del 9 giugno, crolla il sostegno alle due iniziative sanitarie
Un testa a testa per l'iniziativa del PS e un "no" all'iniziativa del Centro. Questi i risultati della seconda tornata del sondaggio Tamedia
Si confermano invece le tendenze per gli altri due temi in votazione: un netto "sì" alla modifica della legge sull'energia e un "no" all'integrità fisica.

BERNA - Si sta sempre più sgretolando il sostegno alle due iniziative che vogliono ridurre i costi della sanità. Secondo la seconda tornata del sondaggio Tamedia, infatti, l'iniziativa "per premi meno onerosi" del PS sarebbe promossa solamente dal 50% dei votanti (il 48% la boccerebbe), mentre quella sul "freno ai costi nel settore sanitario" del Centro sarebbe addirittura respinta dal 51% degli svizzeri (solo a 45% a favore). Inizialmente, ricordiamo, entrambe le proposte sembravano godere di un ampio sostegno popolare che però è andato piano piano scemando con il passare delle settimane.

Così simili, ma così diverse - Le iniziative popolari a sfondo sanitario (come ormai noto a tutti) sono due. Ma in cosa divergono? La prima, griffata PS, chiede che i premi dell'assicurazione malattia obbligatoria non superino il 10% del reddito disponibile. La seconda, targata il Centro, propone invece di introdurre nella Costituzione federale un freno ai costi, con quest'ultimi che dovrebbero aumentare in linea con l'economia e i salari. Due iniziative molto simili (nel nome) ma che divergono nel concetto di base: quella del Centro intende infatti affrontare le cause dell'aumento dei costi sanitari, mentre quella del PS va ad affrontare l'aumento dei premi (che sono un sintomo della crescita dei costi).

Restano invece granitiche le convinzioni popolari sugli altri due temi federali in votazione il prossimo 9 giugno: l'iniziativa popolare "per la libertà e l'integrità fisica" viene infatti sonoramente bocciata dal 72% dei votanti (solo il 23% i favorevoli) mentre la modifica della legge federale sull'energia e sull’approvvigionamento elettrico viene promossa dal 64% dei cittadini (33% i contrari).

Andando nel dettaglio, l'iniziativa socialista - passata dal 60% al 50% dei consensi - convince attualmente solo i sostenitori dello stesso PS (83%) e dei Verdi (78%), mentre i simpatizzanti di tutti gli altri partiti sono contrari. Le differenze nelle intenzioni di voto emergono in particolar modo in base al livello di istruzione e al reddito: più essi sono bassi, maggiore è il sostegno all'iniziativa. In generale i sostenitori ritengono che l'iniziativa «alleggerirà l’onere per la classe media», mentre gli oppositori ritengono che con la sua approvazione «non diminuirà l’aumento dei costi sanitari».

L'iniziativa del Centro - passata dal 54% al 45% dei consensi - convince solamente i rappresentanti del partito che l'ha lanciata. Anche in questo caso le differenze emergono in particolar modo in base al livello di istruzione e al reddito: più essi sono alti, minore è il sostegno all'iniziativa. E non è quindi un caso che il sostegno maggiore all'iniziativa si registri in Ticino (il "sì" è al 58%), la regione più "povera" della Svizzera. In generale gli oppositori temono che l'approvazione dell'iniziativa provochi «una medicina a due velocità», mentre i sostenitori ritengono che essa «ridurrebbe i costi della sanità».

Lanciata nel contesto del Covid-19 da Mass-Voll, l’iniziativa per la libertà e l'integrità fisica, che di fatto vuole escludere ogni obbligo vaccinale, viene bocciata da tutti i partiti. Anche se con differenze marcate nelle percentuali. L'UDC è infatti il "meno contrario" con un 54% di no (41% i favorevoli), mentre per gli altri partiti la "forchetta" dei contrari va dal 78% all'86%. Per quel che concerne le motivazioni, i favorevoli ritengono che «ognuno debba decidere da solo sulle vaccinazioni», mentre i contrari replicano che «il diritto fondamentale all’integrità fisica è già sancito dalla Costituzione federale e la vaccinazione senza consenso è già oggi esclusa».

Terminiamo con la legge sull'energia. Quella che sin dall'inizio dei sondaggi gode del maggior credito nella popolazione. La modifica di legge, adottata in settembre dal Parlamento e contro cui è stato presentato un referendum, è largamente sostenuta da tutti i partiti (si va dal 66% dei Verdi liberali all'88% del PLR), eccetto l'UDC che la boccia con un ampio 65%. Tra i sostenitori prevale un argomento. Ovvero che «l’espansione delle energie rinnovabili nazionali rafforzerebbe la sicurezza dell’approvvigionamento». Mentre gli oppositori sono convinti che la «protezione della natura e la tutela del paesaggio verrebbero sacrificate per la produzione di elettricità».

Il sondaggio Tamedia - Svolto in collaborazione con LeeWas in vista della votazione federale del 9 giugno, il sondaggio Tamedia ha interpellato 11'408 persone provenienti da tutta la Svizzera (399 dal Ticino) dal 22 al 23 maggio scorsi. Il margine di errore è di 1,6 punti percentuali.

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