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CAMERE FEDERALIProcedure civili estere, senza autorizzazione e in teleconferenza

18.09.24 - 09:50
Il requisito dell'autorizzazione caso per caso è diventato "oneroso", stando al Consiglio federale. Si tenta la via della digitalizzazione
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Fonte ats
Procedure civili estere, senza autorizzazione e in teleconferenza
Il requisito dell'autorizzazione caso per caso è diventato "oneroso", stando al Consiglio federale. Si tenta la via della digitalizzazione

BERNA - Chi partecipa dalla Svizzera a una procedura civile estera in futuro potrà essere sentito o interrogato in teleconferenza, se lo desidera, anche senza autorizzazione ufficiale.

Lo prevede una revisione legislativa approvata oggi dal Consiglio nazionale per 123 voti a 65 (UDC). Il dossier va agli Stati.

La situazione attuale - Attualmente, una riserva alla Convenzione dell'Aia sull'assunzione delle prove all'estero in materia civile o commerciale prevede che in ogni caso venga presentata una richiesta di autorizzazione all'Ufficio federale di giustizia.

Con una mozione in seguito approvata dal Parlamento, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati aveva però chiesto di agevolare l'impiego dei mezzi di comunicazione elettronici. Con l'avanzare della digitalizzazione e alla luce delle esperienze raccolte durante la pandemia, il requisito dell'autorizzazione caso per caso è diventato "oneroso", stando al Consiglio federale.

I cambiamenti previsti - Il disegno di legge prevede di ammettere, a determinate condizioni, l'interrogatorio o l'audizione mediante audio o videoconferenza anche senza autorizzazione ufficiale preventiva. L'autorità cantonale incaricata dell'assistenza giudiziaria deve ad esempio poter partecipare alla teleconferenza, se lo desidera.

La legge prevede inoltre la possibilità di svolgere interrogatori o audizioni in teleconferenza anche in caso di procedimenti civili avviati da Stati che non hanno sottoscritto la Convenzione dell'Aia, il che attualmente avviene solo in casi eccezionali. Come già previsto dal diritto vigente, la partecipazione all'interrogatorio o all'audizione resta su base volontaria, è stato precisato in aula.

Perdita di sovranità - Contraria al progetto l'UDC, che ha denunciato una perdita di sovranità per la Svizzera. La maggioranza ha tuttavia ricordato che la partecipazione simili interrogatori, a differenza di quanto avviene col diritto interno, avviene su base volontaria, e può essere interrotta in qualsiasi momento se la persona interessata lo richiede.

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