Cerca e trova immobili
CAMERE FEDERALI

«Sì alla stabilità dell'Europa»

Il Nazionale ha approvato una dichiarazione che invita la Confederazione a intensificare la cooperazione con l'Ue. Contraria solo l'UDC.
20min/Matthias Spicher
Fonte ats
«Sì alla stabilità dell'Europa»
Il Nazionale ha approvato una dichiarazione che invita la Confederazione a intensificare la cooperazione con l'Ue. Contraria solo l'UDC.

BERNA - Alla luce dei più recenti sviluppi sul piano internazionale, il Consiglio nazionale ha approvato oggi - con 115 voti a 66 e 3 astenuti - una dichiarazione che invita il Consiglio federale a intensificare la cooperazione con l'Europa nel quadro degli obblighi che derivano dal diritto della neutralità. Solo l'UDC si è opposta.

Per il relatore commissionale Fabien Fivaz (Verdi/NE), un'Europa stabile, sovrana e basata sulle regole è necessaria per garantire la pace, la sicurezza, la democrazia e i diritti umani nel continente. Gli Stati europei devono assumersi la responsabilità autonoma della propria sicurezza, ha aggiunto.

La dichiarazione era stata elaborata prima del recente scontro tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Dopo le dichiarazioni Trump sul disimpegno degli Stati Uniti dall'Ucraina, «l'Europa ha avuto un brusco risveglio», ha aggiunto Fivaz.

«Il "cosiddetto" leader del mondo libero sta stendendo il tappeto rosso all'aggressore», ha deplorato Nicole Barandun (Centro/ZH), secondo la quale, pur non essendo membro dell'UE e della NATO, la Svizzera fa parte dello spazio di sicurezza europeo. Dal canto suo, Balthasar Glättli (Verdi/ZH) ha definito un «atto di tradimento» quello Usa. «L'ordine costituito non può più contare su vecchie assicurazioni», ha fatto loro eco Patrick Hässig (PVL/ZH).

Invito a rafforzare ruolo della Svizzera - Per salvaguardare l'ordine mondiale e proteggere la democrazia e i diritti umani, l'UE e la Svizzera devono impegnarsi più attivamente, ha aggiunto Fabian Molina (PS/ZH) a nome della commissione. Secondo il socialista zurighese, la dichiarazione è stata inoltrata nel contesto del discorso tenuto dal vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance a Monaco di Baviera in febbraio.

Alla luce delle crescenti tensioni geopolitiche e delle relative conseguenze sulla politica europea, la Svizzera può contribuire alla cooperazione in materia di sicurezza rispettando i suoi obblighi di neutralità. Il Consiglio nazionale ha pertanto invitato il Governo a rafforzare il ruolo della Svizzera come parte integrante dell'architettura di sicurezza europea.

Secondo la maggioranza del plenum, il Consiglio federale dovrebbe inoltre intensificare gli sforzi diplomatici per garantire la stabilità in Europa e sostenere forme di dialogo per l'ordine di sicurezza europeo.

Secondo Damien Cottier (PLR/NE), questa dichiarazione «sfonda porte aperte». Affinché non rimanga inutile, il liberale-radicale neocastellano ha invitato in particolare la sinistra a passare dalle parole ai fatti e a votare per un aumento dei budget militari. «Dobbiamo agire per rafforzare la sicurezza del continente e del Paese. Altrimenti la dichiarazione non avrà alcun effetto». A suo avviso, «abbiamo bisogno di una industria d'armamento forte».

Neutralità non va rinegoziata - Solo l'Unione democratica di centro si è opposta con veemenza alla dichiarazione. Secondo Walter Gartmann (UDC/SG), «la neutralità della Svizzera è il nostro contributo alla pace». «Dobbiamo essere realisti. Nei grandi conflitti, la Svizzera non può ribaltare la situazione. Ma possiamo contribuire a una soluzione pacifica attraverso i buoni uffici», ha dichiarato.

A tal fine, «la neutralità deve essere difesa in modo convincente. Ma oggi purtroppo le parti in conflitto si allontanano dalla Svizzera». Secondo i democentristi, la politica di neutralità è sempre stata - ed è tuttora - una delle ricette del successo della Svizzera. Per questo motivo, a loro avviso, la neutralità non va in nessun modo ridefinita e rinegoziata.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

Arcadia7494 1 mese fa su tio
La cooperazione in tutti gli ambiti porta persone e paesi a prosperare. Chi si isola è sempre più infelice. Meno male che non sono tutti BIP come udc e populsti vari..,

Damhabhia 1 mese fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Condivido in pieno

Arcadia7494 1 mese fa su tio
UDC sempre contro , collegialità zero. E siccome i filtri mi bloccano, proviamo così … Tell them that without the US protective shield in the coming future, it is be better to have some good friends around… because times are changing swiftly and not for the good… his majesty the tsar is very happy and jolly when Europe are weak and disunited, he can do what he likes best: go hunting for new countries on the Eastern part of Europe. But well, dreamers and careless people are still convinced that we live in a peaceful world and Mr Putin is a messenger of freedom …

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Arcadia7494
La collegialità infatti riguarda la comunicazione delle decisioni prese dal Consiglio Federale, in Parlamento non esiste né deve esistere. E comunque mi sa che quella che vorresti, e che chiami "collegialità", è chiamata invece "maggioranza bulgara". Per il resto, è tragico ricordare che tutti coloro che da decenni dicevano che dobbiamo preoccuparci della nostra difesa, perché i tempi possono cambiare, venivano derisi. Ora che i tempi sono effettivamente cambiati coloro che ridevano (socialisti in primis, ma anche altri) hanno come principale preoccupazione quella di smantellare ciò che rimane della nostra indipendenza. Mala tempora currunt.

Arcadia7494 1 mese fa su tio
Risposta a tbq
No, non maggioranza bulgara, ma unità sulle cose importanti nei tempi difficili.. ed è proprio come dici tu , mala tempora currunt e forse è meglio affrontarli insieme e non da soli ..

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Le "cose importanti", anzi fondamentali, per uno Stato sono la sua indipendenza e sovranità. Quello che auspichi è unità per difenderle da chiunque le minacci (ma proprio chiunque, simpatico o antipatico che sia), oppure una maggioranza bulgara per smantellarle a vantaggio di coloro che, in definitiva, hanno passato gli ultimi decenni a ricattarci e punirci in vari modi? La nostra sicurezza o la garantiamo noi per primi, o nessun altro la garantirà per noi. Non capire questa cosa ci porterà dai tempi difficili direttamente ai tempi tragici.

Arcadia7494 1 mese fa su tio
Risposta a tbq
L’unione fa la forza , ma ok tu sei convinto di no. Comunque, Ricatti e punizioni sono paranoie leghiste, L’Ue non ricatta o punisce, ma contratta, anche duramente, certo: “Volete il mercato europeo in tutte le sue forme? Allora permetteteci di fare questo da voi, ecc.. “ E se scendiamo a compromessi è perché siamo noi svizzeri (aziende, imprenditori, ecc..) a voler essere presenti nel mercato europeo, 60% del nostro import/export è lì. Sono 300 miliardi annui , non noccioline . Tu non vuoi compromessi con l’Ue e potresti farne a meno, ne sono sicuro , ma purtroppo ci sono 300 miliardi di ragioni che ci spingono a trovarne. 300 miliardi che danno lavoro a tanta gente. Senza business con l’Ue il nostro paese oggi subirebbe un forte degrado. Vale la pena essere sovrani assoluti del proprio paese ma vivere da miserabili? Se pensi che si possano ridurre i rapporti con l’Ue, vai, convinci chi di dovere. Ma sta sicuro che, nonostante tutte le parole contro , non ti seguirebbe nemmeno l’Udc.

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Spiace, ma l'UE ricatta e punisce. Esempi? Ricattò il Consiglio Federale il 28 genaio 2014; o raddoppiate i soldi per Erasmus+ entro il 7 febbraio o siete fuori. Il CF non accettò e siamo stati esclusi. Punì la Svizzera, perché non era abbastanza veloce ad obbedire, con l'esclusione dall'equivalenza borsistica, con il non rinnovo di accordi sul commercio di prodotti medici e con l'esclusione dai programmi di allerta anti-covid (queste ultime due misero pure a rischio la vita di milioni di europei, peraltro, ma ci misero un po' a capirlo). Questo significa "contrattare"? Beh, descrivi un'UE che non ha nulla di diverso dagli USA di Trump. Per il resto, visto che vuoi ragionare in base ai soldi, ti do un paio di spunti; prima del 2014 (e anche anni dopo) il primo partner commerciale dell'Ucraina era la Russia. Basandoti sui ragionamenti che hai appena espresso, cosa avrebbe dovuto fare l'Ucraina a riguardo dell'UE? Secondo spunto (che mi pare di averti già dato): qual'era il maggiore partner commerciale della Svizzera, da cui dipendevano moltissimi posti di lavoro, export e quant'altro... tra il 1940 e il 1944? Alla tua domanda finale risponderai tu stesso, se rifletterai su questi due spunti. Ma dico solo un'ultima cosa; il commercio è sempre esistito. Esisteva prima dell'UE ed esisterà dopo l'UE. Subordinare il commercio alla cessione della sovranità nazionale è un'idiozia. Come far decidere da altri la propria vita in cambio del mantenimento del posto di lavoro; accetteresti per te una cosa del genere? Ne dubito. Ma allora perché dovrebbe farlo il nostro Paese?

tbq 1 mese fa su tio
Se l'UE ristabilisse il servizio militare obbligatorio, Verdi e Socialisti applaudirebbero gioiosamente. Per fortuna l'UE non ha questa possibilità, o vedremmo scene in stile "1984". No, rafforzare la nostra difesa autonoma e appena possibile ridurre gli "impegni" e le "cooperazioni". L'ultima volta che la Svizzera si è affidata a truppe straniere era il 1940; quelle truppe che dovevano difenderci hanno poi varcato il confine chiedendo la nostra protezione. Certe lezioni dovrebbero essere ricordate più spesso. Anche ciò che sta succedendo tra USA e Ucraina dovrebbe far capire anche quanto sia rischioso affidare ad altri la propria sicurezza.

Tak 1 mese fa su tio
E avanti… al indré 🙈🙈

Mar 1 mese fa su tio
Venduti all UE

Tak 1 mese fa su tio
Risposta a Mar
👍🏼

Damhabhia 1 mese fa su tio
Dato lo stato attuale della situazione geopolitica, gli States e l'Europa non sono più alleati, la situazione mondiale sta cambiando, anzi è già cambiata, dato che viviamo tutti in questo continente e calpestiamo lo stesso suolo, in caso della situazione meno auspicata dobbiamo essere pronti a difenderci tutti insieme, non possiamo dipendere da nessuno, e sicuramente l'UE non ha fatto le scelte più azzeccate ultimamente, compresa la NATO, ma a rigor di logica è giusto che dobbiamo provvedere alla nostra difesa e soprattutto al nostro fabbisogno energetico, non possiamo dipendere dagli USA. Ancor di più ora che ci minaccia con i dazi.

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Damhabhia
Per ora gli USA hanno minacciato di dazi la sola UE; la Svizzera invece no. Curiosamente l'unica misura economica recente degli USA contro la Svizzera risale all'amministrazione Biden. Per contro è l'UE a minacciare ed attuare ritorsioni economiche contro di noi oramai da decenni. Difendersi da soli? Si, noi svizzeri dobbiamo esserne in grado. Domani potrebbero essere coloro che "calpestano lo stesso suolo" a presentarsi armati alle nostre frontiere.

Damhabhia 1 mese fa su tio
Risposta a tbq
Capisco il tuo punto di vista, ma il mio ragionamento va oltre la parte economica, sto parlando di alleanze strategiche tra States e Russia, e il timore è che se un giorno decidessero di attaccare l'Europa (Svizzera compresa) non avremo i mezzi per contrastarli. Abbiamo bisogno di essere indipendenti in ambito di difesa militare, e poi perché l'UE dovrebbe attaccare la Svizzera?

Damhabhia 1 mese fa su tio
Risposta a Damhabhia
Comunque tbq i dazi da parte degli USA ci sono sempre stati, nel 2018 l'amministrazione Trump ha imposto dazi del 25% su acciaio e 10% su alluminio, se con le nuove misure dovesse imporre dazi del 25% sulle importazioni europee e quindi anche veicoli e farmaceutica, anche la Svizzera potrebbe avere dei forti problemi indiretti, dato che nell'automotive la Svizzera non produce direttamente auto ma i componenti si

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Damhabhia
Perché l'UE dovrebbe attaccare la Svizzera? Per lo stesso motivo per cui gli USA dovrebbero attaccare l'Europa assieme alla Russia. Oppure potrebbe disciogliersi in maniera disordinata a causa dei suoi mille problemi e provocare conflitti armati. Gli scenari sono tanti, e non è escludendone alcuni che si risolveranno.

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Damhabhia
Si, ricordo quei dazi del 2018. L'UE, in risposta, mise dazi e limitazioni non agli USA, ma a tutti gli Stati terzi, Svizzera inclusa. In pratica presero la palla al balzo per portarci altri problemi. Ricordo anche quando l'UE mise limitazioni alle esportazioni di legname svizzero, e questo... per via di un regolamento sul commercio di legno tropicale!

Marking 1 mese fa su tio
E ta pareva….. 🤡

tbq 1 mese fa su tio
Risposta a Marking
«Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare», diceva Don Abbondio in un celebre libro.
NOTIZIE PIÙ LETTE