Si tratta di una copertura dell'80% confermata oggi dal Consiglio degli Stati.
BERNA - La Confederazione deve partecipare anche in futuro nella misura dell'80% alle misure per proteggere il bestiame dai grandi predatori. Lo ha chiesto oggi il Consiglio degli Stati approvando, con 38 voti senza opposizioni (due gli astenuti), una mozione in tal senso di Stefan Engler (Centro/GR).
Lo scorso 1° febbraio è entrata in vigore la modifica dell'ordinanza sulla caccia (OCP) che abbassa tale sogli al 50%, ha denunciato il grigionese. La Confederazione è responsabile dei provvedimenti di protezione delle greggi, deve quindi finanziarli, ha sostenuto Engler.
La riduzione non era stata annunciata nella consultazione, ha proseguito Engler. Praticamente da un giorno all'altro il Consiglio federale ha modificato la ripartizione dei costi per le misure di protezione del gregge, ha aggiunto Esther Friedli (UDC/SG) sostenendo che i Cantoni non hanno avuto il tempo di prevedere questi costi nei loro budget.
Una riduzione del sostegno finanziario da parte della Confederazione, ha affermato Fabio Regazzi (Centro/TI), impedirebbe ai gestori degli alpeggi di adottare le necessarie misure di protezione, esponendo il bestiame a un maggior rischio di predazione. Questo scenario metterebbe in pericolo l'economia alpina, ha sostenuto il ticinese.
Il Consiglio federale era contrario alla mozione. La riduzione degli aiuti finanziari al 50% è stata presa nell'ambito del contenimento delle misure di risparmio del budget federale, ha ricordato il consigliere federale Albert Rösti. È in corso una procedura di consultazione su queste misure che si concluderà il 5 maggio. L'adozione della mozione anticiperebbe le discussioni sulle misure previste per il 2026, ha affermato, invano, il ministro dell'ambiente.
L'atto parlamentare passa ora al Consiglio nazionale.