Cerca e trova immobili
SONDAGGIO TAMEDIA

Esercito da potenziare e più armi (europee). Ma come la mettiamo con la NATO?

La complicata situazione geopolitica globale crea insicurezza anche nel nostro Paese. Abbiamo tastato il polso agli svizzeri.
Centro media Esercito svizzero DDPS
Esercito da potenziare e più armi (europee). Ma come la mettiamo con la NATO?
La complicata situazione geopolitica globale crea insicurezza anche nel nostro Paese. Abbiamo tastato il polso agli svizzeri.

BERNA - La guerra in Ucraina che non si ferma. L'avvento di Trump che ha portato incertezza globale (e non solo nell'economia). La sicurezza europea che vacilla. L'Ue che pensa al riarmo. Questa è la cornice nella quale si incastra il sondaggio Tamedia lanciato a inizio mese.

Esercito da potenziare - Con gli svizzeri che sembrano essere piuttosto preoccupati per la propria sicurezza. Ben il 42% degli interpellati, infatti, è propenso ad accelerare e potenziare il finanziamento dell'esercito che al momento - secondo il volere di Governo e Parlamento - dovrebbe raggiungere l'1% del PIL nel 2032. Per un 34% le tempistiche e gli obiettivi previsti sono invece quelli «corretti», mentre solo un 18% chiede un rallentamento del "riarmo" elvetico.

I partiti borghesi (con il PLR in testa) sono ovviamente quelli più favorevoli a velocizzare il finanziamento dell'esercito, mentre la sinistra è piuttosto contraria. Ma come fare a potenziare l'esercito? Uno svizzero su due (49%) andrebbe a prendere i soldi da altri settori, mentre il 37% aumenterebbe il budget militare alzando il piede dal freno dei risparmi nel bilancio della Confederazione.

Esercito e donne? Dibattito aperto - Recentemente il Consiglio federale ha proposto l'idea di una leva obbligatoria anche per le donne. Un'idea che però non fa l'unanimità nel popolo. Il 54% degli interpellati, infatti, è contrario, con la percentuale che sale al 62% tra le dirette interessate, ovvero le donne.

Solo armi europee - Se sull'obbligo di leva per le donne il dibattito resta aperto, non è così per la provenienza delle armi usate nell'esercito. Una schiacciante maggioranza degli interpellati (82%) è infatti convinta che Berna debba rifornirsi di armamenti "made in Europa", lasciando perdere gli inaffidabili (con Trump) Stati Uniti. Va da sé che anche l'acquisto (da circa sei miliardi di franchi) dei 36 jet F-35 da Washington - che già a suo tempo creò scalpore (molti avrebbero infatti preferito i caccia francesi Rafale) - è piuttosto criticato. Il 66% degli svizzeri, infatti, attualmente non sosterrebbe (più) la scelta del Consiglio federale.

NATO, collaborare ma non aderire - Per quel che concerne le politiche di sicurezza, Berna dovrebbe cooperare con l'UE per il 77% degli svizzeri. Ma non solo, per il 71% la Svizzera dovrebbe lavorare anche insieme alla NATO. Un'adesione al trattato atlantico, però, è ancora invisa dalla maggioranza degli svizzeri. A precisa domanda, infatti, il 56% dice di "no". I più contrari all'entrata svizzera nella NATO sono (ovviamente) i simpatizzanti dell'UDC (76%) mentre i più favorevoli sono nel campo socialista (50% di sì).

Il sondaggio Tamedia – Svolto in collaborazione con LeeWas tra il 31 marzo e il primo aprile, il sondaggio 20 minuti / Tamedia ha interpellato 35'132 persone provenienti da tutta la Svizzera (1'297 dal Ticino). Il margine di errore è di 1,7 punti percentuali.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

Spartan555 1 sett fa su tio
„ molti avrebbero infatti preferito i caccia francesi Rafale“. Ah beh se lo dice il popolino, dev‘essere giusto. Più esperti in materia di loro, non é possibile.

tbq 1 sett fa su tio
Detto questo, all'esercito vanno restituite capacità e mezzi che gli sono stati tolti negli ultimi trent'anni. Stesso dicasi per la nostra industria bellica, un tempo in grado di produrre ogni cosa che ci occorreva e ora a malapena in grado di fabbricare munizioni. Costerà dei soldi? Certo. Sarebbe costato molto meno non smantellare tutto ed essere obbligati a ricostruire in seguito quanto è stato distrutto, ma i buoni e intelligenti ci hanno portato a questo. Pagassero loro.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Beh voi armatevi… la selezione naturale farà il resto…

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Ottimo argomento. In effetti la selezione naturale ha sempre dimostrato particolare accanimento su chi è disarmato.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Non con chi era disarmato, ma chi non aveva la stessa tecnologia, mentre tanti popoli pacifisti si sono integrati volenti o nolenti in una nuova vita. Vorrei far presente che le armi sono inverate da accademici per la maggior parte dei casi e che senza lo studio e in taluni casi la pressione “militare” non sarebbero esistite, quindi che genere di progresso vuoi puntare?

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Già il Consigliere Federale ticinese Giuseppe Motta parlava contro «l'argomento che la Svizzera è ben piccolo Paese in confronto delle altre potenze, e che è divenuto ormai impossibile di seguire i rapidi perfezionamenti della tecnica militare.» Il fatto che Motta sia morto nel 1940 dovrebbe far capire da quanto tempo questa falsa idea è in corcolazione. - - -Riguardo ai popoli che si sono "integrati volenti o NOLENTI"... oh, questa è una frase che la dice lunga sul tuo pensiero; disarmare per sottomettere, in pratica, la vecchia fissa delle dittature.

tbq 1 sett fa su tio
I socialisti sono i più favorevoli all'ingresso nella NATO? Questo da solo dovrebbe far capire la situazione. Pacifisti, antimilitaristi, per decenni hanno fatto di tutto per smantellare il nostro esercito. Ora dimostrano che erano più probabilmente dei burattini, antimilitaristi perché eseguivano ordini e mica perché ci credessero davvero.

centauro 1 sett fa su tio
Svizzera incastonata nel blocco dei paesi UE, il buon senso porterebbe a orientarsi verso l'unione per vicinanza geografica, economica e culturale, gli USA, con il presidente che si sono eletti, sembrano in una fase di allontanamento dalla NATO e dalle democrazie occidentali, tirando le somme l'Europa rimane l'unico punto fermo a cui agganciarsi.

tbq 6 gior fa su tio
Risposta a centauro
Un'ottantina di anni fa una minoranza faceva gli stessi discorsi; Svizzera incastonata nel blocco dei Paesi a guida tedesca, agganciamoci ad essi, eccetera eccetera... E anche a quei tempi si parlava tanto di Europa, dell'avvenire europeo, della creazione di questo spazio comune dei popoli europei. Meno male che la grande maggioranza dei nostri nonni la vedeva diversamente. - - - «Se la Svizzera ha deciso di tenersi in ogni caso fuori dalla nostra orbita non posso impedirglielo, ma dovrà ricordarsi che sarà esclusa da tutti i vantaggi che il Nuovo Ordine porterà all’Europa.», scriveva Göbbels nel 1941. «Noi speriamo che il dottor Göbbels mantenga la sua parola. Questo sarebbe il più bel messaggio possibile per il nostro Paese, che ha un solo desiderio: restarsene fuori.» risposero dalla Svizzera. Chi ha avuto ragione?

Vincenzo 1960 1 sett fa su tio
Chi va con lo zoppo(UE) impara a zoppicare! La neutralità deve essere sempre prioritaria

centauro 1 sett fa su tio
Risposta a Vincenzo 1960
Neutralità....concetto esistente solo sulla carta.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Vincenzo 1960
Come si dice, meglio soli che male accompagnati.

Spartan555 1 sett fa su tio
Risposta a Vincenzo 1960
Esattamente.

Nmemo 1 sett fa su tio
Alla Svizzera serve un esercito (di difesa) di professionisti "integrato" nella NATO. La milizia sia usata per le protezione civile.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Nmemo
Sei pronto a partire in guerra, vedo. Per fortuna sei solo. :)

Spartan555 1 sett fa su tio
Risposta a Nmemo
Integrato nella NATO, manco per sogno.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Churchill diceva: Il male del capitalismo è l’iniqua distribuzione della ricchezza. Il bene del socialismo è l’equa distribuzione della miseria… parafrasando si potrebbe dire che: il male dell’uomo sono le armi, il bene delle armi é l’equa distribuzione della violenza. Che mondo inetto e retrogrado e la Svizzera segue a ruota l’ignoranza? Non eravamo i virtuosi della neutralità? Non servono armi, ma migliorare ed implementare l’istruzione!

saetta 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
concordo pienamente con te su tutto

Mar 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
🤣🤣🤣🤣

Mox 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Oramai la neutralità ce la siamo giocata. Non a caso gli accordi di pace li discutono a Riad, capitale di un paese dittatoriale

airman21 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Tutto cose bellissime non mi fraintendere. Ci istruiamo e andiamo in giro con le margherite peace and love. Sarebbe bellissimo, ma ! È impossibile e non è la realtà di questo mondo. Viviamo in una bolla tranquilla e pacifica ma io mondo non è così. Gli uomini sono sempre stati predatori. Basta guardare e leggere la storia (a parlare di istruzione). Poi per concludere puoi essere istruito quanto vuoi ma poi eleggono un ignorante come Trump dunque questo conferma che bisogna essere pronti all’impossibile. Pensare al peggio per ottenere il meglio. Le armi sono necessarie perchè ci sarà sempre qualcuno che vorrà usare la forza contro altri per il potere come un bullo a scuola. Mi dispiace ma bisogna essere realisti e non sognatori in questo tema.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Ecco un altro che della neutralità ha una visione utopica. Uno Stato neutrale ha bisogno di un esercito più di uno non neutrale, tanto per cominciare, poiché quell'esercito deve far rispettare la neutralità laddove le leggi non bastano, e in guerra succede quasi subito dopo lo scoppio delle ostilità. Chiedere al Belgio per informazioni. Neutralità non è pacifismo, non è disarmo, non è peace&love. È semplicemente: "Noi non vogliamo prendere parte alla vostra guerra; ma se provate a trascinarci dentro, ve la faremo pagare." Si vis pacem, para bellum.

Spartan555 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Concordo.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Certo, ve la faremo pagare? E con chi? Siamo 4 gatti… un po’ di umiltà non farebbe male e data la situazione cercherei un modo più intelligente di difesa… altro che armi e pan per focaccia… pare di essere all’asilo.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Certo, ve la faremo pagare? E con chi? Siamo 4 gatti… un po’ di umiltà non farebbe male e data la situazione cercherei un modo più saggio di difesa… altro che armi e pan per focaccia… pare di essere all’asilo.

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Il giornalista William Shirer, nei suoi "Diari da Berlino", nel 1940 scriveva che: «Da quello che ho visto in Olanda, gli olandesi saranno una facile preda per i tedeschi; il loro esercito è misero. La Svizzera sarà più dura da schiacciare, e io non credo che i tedeschi ci proveranno.» Di lì a pochi mesi, Franz Halder (capo di Stato maggiore della Wehrmacht) avrebbe definito un eventuale attacco contro la Svizzera un «assedio senza speranze» che avrebbe immobilizzato «a tempo indeterminato ingenti forze (tedesche, ovviamente)». Sempre lo Stato maggiore tedesco avrebbe scritto, due anni dopo, che «Il sistema di milizia svizzero permette l’arruolamento completo di tutti gli abili al servizio a costi relativamente bassi. Da sempre mantiene nel popolo svizzero un vivace spirito combattivo e permette a questo piccolo Paese la messa a punto di un esercito veloce nell’impiego, molto forte e organizzato in modo efficace.». Sono solo alcuni esempi, che spiegano tra l'altro che tra l'umiltà e l'autolesionismo corre molto spazio. Se poi tu conosci un metodo più intelligente per difendersi da un'invasione comunicalo quanto prima a Zelensky, sarà felice di conoscerlo. :)

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Hai portato esempi di quasi un secolo fa, comprensibili per quell’epoca, ma utopici allo stato attuale. Quindi se la Russia dovesse invaderci la resistenza armata della Svizzera permetterebbe la sopravvivenza della nazione? Faccio davvero fatica anche solo a pensarlo. La tecnologia è cambiata totalmente. Per quanto riguarda la situazione attuale, ovunque guardo, USA, Russia, Cina… vedo solo politiche populiste atte ad impaurire il popolo e creare pretesti per combattere… e il popolo segue questa falsa retorica consapevolmente o inconsapevolmente non lo so… per quel che concerne dare consigli a Zelensky gli porterei l’esempio di Gandhi, di quel che è cambiato in Cina dopo Tienanmen, di Martin Luther King delle rivoluzioni non violente, quelle che hanno avuto risultati socio politici eclatanti. Perché io do consigli miei non ne ho✌️

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a tbq
Hai portato esempi di quasi un secolo fa, comprensibili per quell’epoca, ma uto pici allo stato attuale. Quindi se la Russia dovesse invaderci la resistenza armata della Svizzera permetterebbe la sopravvivenza della nazione? Faccio davvero fatica anche solo a pensarlo. La tecnologia è cambiata totalmente. Per quanto riguarda la situazione attuale, ovunque guardo, USA, Russia, Cina… vedo solo politiche populiste atte ad impaurire il popolo e creare pretesti per combattere… e il popolo segue questa falsa retorica consapevolmente o inconsapevolmente non lo so… per quel che concerne dare consigli a Zelensky gli porterei l’esempio di Gandhi, di quel che è cambiato in Cina dopo Tienanmen, di Martin Luther King delle rivoluzioni non violente, quelle che hanno avuto risultati socio politici eclatanti. Perché io di consigli miei non ne ho✌️

tbq 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
Ho portato esempi che, in qualunque epoca, smentiscono che i "quattro gatti" sono destinati a subire perché così dev'essere. Che tu faccia fatica a pensare che per sopravvivere bisogna anche pensare a combattere era già chiaro dal tuo messaggio più su. Sulla tecnologia ti ho risposto più su, ma ti faccio notare che la tecnologia camia totalmente ongi due o tre decenni al massimo. Nella Prima guerra mondiale sono apparsi i primi aerei ad elica (che alcuni peraltro definivano "giocattoli interessanti, ma di nessuna utilità militare"...) e con le ali di tela, nella Seconda comparvero gli aerei a reazione e i missili. Dopo, i satelliti e tutto il resto. La tecnologia cambia da sempre, e lo farà sempre. Portare la tecnologia che cambia come argomento a favore del disarmo è alquanto strambo. - - - P.s.: Se tu dovessi portare quel consiglio a Zelensky, assicurati prima di aver studiato bene la posizione delle uscite e le vie di fuga, potresti averne un grande bisogno. XD

centauro 1 sett fa su tio
Risposta a airman21
Concordo filo per segno, ottima osservazione.... bisogna sempre fare i conti con la realtà, che non è rosea.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a airman21
Condivido anche io il tuo discorso, ma esistono esempi virtuosi nel passato e nel presente dove grandi nazioni e con enormi problemi hanno utilizzato la non violenza e ottenuto risultati eclatanti… Gandhi su tutti. Io personalmente non vedo le armi come repellente o modo saggio di difendersi, ma solo una perorazione dell’ignoranza del passato… Trump o non Trump…

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a centauro
Ma là si può creare una realtà differente o ci nasconderemo in eterno dietro a vecchi alibi?

centauro 1 sett fa su tio
Risposta a Lo stolto errante
La realtà è sempre una, poi ci sono coloro che la vogliono storpiare a seconda della convenienza.

Lo stolto errante 1 sett fa su tio
Risposta a centauro
E quindi? Non si può cambiare? Non si può mostrare una via differente? dobbiamo essere pecore e seguire il gregge belante?
NOTIZIE PIÙ LETTE