L’avvocato e politico dell'Udc non molla la presa e pubblica una lettera tipo da inviare al Centro della dottoressa De Cesare
BELLINZONA - Il tema delle fatture molto salate emesse dal medico del traffico resta rovente. Dopo aver pubblicato negli scorsi giorni un post con una richiesta di versamento anticipato da 1’150 franchi, l’avvocato Tuto Rossi torna a soffiare sul fuoco. Stavolta su Facebook il politico dell’Udc spiega come comportarsi.
«Per cambiare le cose bisogna agire tutti insieme» scrive Rossi. «La prima cosa da fare è di chiedere alla dottoressa (Mariangela De Cesare, ndr) il dettaglio della fattura. Costei infatti spara una fatturazione anticipata enorme, che l'automobilista deve pagare e tacere (talvolta indebitandosi)».
Rossi cita anche le “pressioni” che il conducente, privato di patente, subisce dalla Sezione della circolazione, quando Camorino «scrive che se l’automobilista non si presenta emetterà la decisione finale "tenendo conto della sua mancata collaborazione"...». E ricorda anche le giustificazioni del Consiglio di Stato, secondo cui «la fattura della dottoressa è calcolata sul Tarmed. Tuttavia, a mia conoscenza - sostiene Tuto Rossi - la dottoressa De Cesare non manda una fattura finale con i punti Tarmed che dimostrano cosa ha fatto».
Da qui la ricetta dell’avvocato che invita chi è stato mandato al Centro medico del traffico a richiedere la fattura finale con il dettaglio. E per facilitare le operazioni pubblica anche una “lettera tipo” (qui allegata).