La Città è in cerca di soluzioni contro le soste abusive. Il progetto per i dissuasori mobili è ancora bloccato da un ricorso
LUGANO - Dalle automobili ai SUV, passando da furgoni e camioncini. Ogni giorno in Piazza Luini a Lugano, direttamente davanti alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli, si vede di tutto. E fioccano le multe. Con il centro culturale LAC, la residenza Grand Palace e la storica chiesa, da alcuni anni tutta l’area è diventata un vero e proprio gioiello situato all’ingresso del centro cittadino. Ma sono tuttora molti gli automobilisti che la utilizzano come un parcheggio. Una situazione per la quale soltanto nei primi dieci mesi di quest’anno sono state emesse ben centocinquanta multe.
Il problema è già stato oggetto di diverse interrogazioni. E quasi due anni fa la Città aveva deciso di dire basta: nel gennaio del 2018 era infatti stato pubblicato un progetto per regolare l’accesso dei veicoli con dissuasori mobili, come avviene già nel resto della zona pedonale luganese. Ma quei dissuasori mobili non sono ancora stati installati. «Sono bloccati da un ricorso» ci dice il vicesindaco Michele Bertini, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani.
Limitare le manovre - Per ora c’è quindi poco da fare, se non garantire una presenza quotidiana di agenti cittadini. E nel frattempo la Città sta valutando, quale misura transitoria, l’installazione di ulteriori ostacoli fisici. «Attualmente sulla piazza sono presenti dei paracarri di granito, che però sono troppo distanti tra loro e non impediscono alle vetture di accedere anche allo spazio proprio davanti alla chiesa». L’intenzione è quindi di limitare maggiormente lo spazio di manovra, «facendo attenzione che i paracarri si inseriscano nel contesto della piazza».
L'autosilo a due passi - Tra chi sosta nell’area - come rileva anche una recente interrogazione - ci sono anche genitori che scaricano i figli davanti agli istituti scolastici privati presenti in zona. «Per qualsiasi sosta, anche breve, a pochi passi c’è l’autosilo del LAC, che prevede inoltre la prima mezz’ora gratuita» ricorda Bertini, aggiungendo: «In altre città non capita di vedere auto davanti a monumenti di grande pregio».
Quei cassonetti da spostare - Quando si parla di Piazza Luini, si pensa anche ai cassonetti interrati che si trovano proprio davanti alla chiesa, anche dopo la riqualifica dell’area. «A mio modo di vedere all’epoca è stato fatto un errore» dice Bertini, che assicura: «Stiamo cercando una soluzione». Per questo la Città sta valutando ubicazioni alternative. «Sono cassonetti molto utilizzati, che vengono svuotati sei giorni su sette: bisogna tenere conto del fatto che uno spostamento comporterà un allungamento del percorso per buttare i rifiuti».