In casa anziani «19 decessi positivi al Covid-19 che hanno colpito duramente le famiglie e il personale stesso».
Sono in corso le verifiche per capire come mai «vi sia stata una marcata diffusione del virus».
BELLINZONA - «Tutte le direttive cantonali giunte man mano che la pandemia si sviluppava sono state applicate in maniera uniforme e nel rispetto dei termini in tutti e quattro gli istituti» (Casa per anziani comunale, Residenza Pedemonte, Casa anziani Sementina e Centro Somen). La Città di Bellinzona, titolare della struttura, non è rimasta in silenzio di fronte all’interpellanza con ben 20 domande presentata dall’MPS sulla situazione presso la casa anziani di Sementina e ha trasmesso alle redazioni una presa di posizione congiunta della Direzione amministrativa e della Direzione sanitaria.
La struttura - tramite il servizio comunicazione del Dicastero - ammette di avere registrato un focolaio di infezione «che è stato gestito per fermarne la propagazione, sempre d’intesa con e seguendo le direttive dell’Ufficio del medico cantonale».
«Da inizio pandemia presso la casa anziani di Sementina sono morti 27 degli 80 ospiti - scriveva questa mattina l’MPS -. Almeno il 60% del personale è risultato positivo al coronavirus». Ma i numeri sarebbero diversi: il comunicato stampa della città parla di «19 decessi positivi al Covid-19 che hanno colpito duramente le famiglie e il personale stesso». Nella casa anziani non si registrerebbero nuovi contagi dal 19 aprile e «gli attuali 18 degenti contagiati sono in via di guarigione».
Presso la struttura di Sementina sono in corso delle «verifiche d’intesa con l’autorità superiore» che «dovranno permettere di capire le ragioni per cui in questa struttura vi sia stata una marcata diffusione del virus». L’obiettivo, secondo quanto dichiarato, «sarà riuscire a capire, a livello generale, se e come le misure intraprese potranno essere migliorate affinché si possano affrontare tempestivamente emergenze simili qualora malauguratamente dovessero ripresentarsi in futuro».