Il dottor Christian Garzoni: «Meglio quella di stoffa rispetto a nulla, ma preferite quelle chirurgiche».
Dall'Empa, nel frattempo, l'etichetta per le aziende di produzione tessile
LUGANO - Norme specifiche per le mascherine in tessuto che dovrebbero ridurre al minimo il rischio di diffusione del coronavirus. È questo il risultato del progetto “ReMask” portato a termine dei ricercatori del Laboratorio federale di prova dei materiali (EMPA) su incarico della task force Covid-19 della Confederazione. Metodi di analisi e protocolli di prova sono stati trasmessi all’azienda di certificazione Testex, che ha ideato un’etichetta che certificherà mascherine lavabili prodotte secondo le indicazioni EMPA.
Ma è una scelta saggia indossare queste mascherine? Lo abbiamo chiesto al dottor Christian Garzoni, specialista in malattie infettive e direttore sanitario della Clinica Luganese Moncucco. «Partiamo dal presupposto che la mascherina svolge una funzione primaria nella persona malata, affinché non diffonda nell’ambiente goccioline che possono infettare chi lo circonda». Un concetto più volte ribadito in questo periodo di pandemia.
Sulle mascherine di stoffa, il medico resta scettico: «Piuttosto che niente, è meglio indossare la mascherina di stoffa. Ma esistono delle micro-goccioline che non si vedono. E quelle di stoffa non sono standardizzate e non sono completamente impermeabili per queste goccioline. Per fornire una risposta di buonsenso, direi che quelle lavabili sono meno sicure di quelle chirurgiche nell'offrire protezione agli altri, ma sono meglio di niente in situazioni di emergenza e di problemi di approvvigionamento delle classiche chirurgiche».
Ad ogni modo, in Svizzera e in Ticino non c’è nessun obbligo di indossare la mascherina. Ma, ribadisce il dottor Garzoni, «vi è una raccomandazione abbastanza generale nell’utilizzarla in tutte le situazioni in cui le distanze non possono essere mantenute». Sui trasporti pubblici, ma anche «negli uffici e negli ambienti chiusi con varie persone» o «sul luogo di lavoro» quando le distanze sociali non vengo mantenute. «Raccomandazione che sostengo vivamente e con energia in questa fase di allentamento e di ripresa dei contatti sociali e lavorativi».
Mascherina di stoffa bocciata, quindi? «Se devo metterla, meglio quella chirurgica omologata. Oggi si trovano facilmente e a un prezzo molto accessibile».