La movida del venerdì sera si riaccende alla foce del Cassarate. E qualcuno dimentica le norme anti-Covid
LUGANO - Complici del temperature decisamente sopra la media di questi ultimi giorni, la problematica degli assembramenti nei luoghi pubblici sta creando non poche discussioni. Nel centro del bersaglio a Lugano è finita in particolare la zona della foce del Cassarate, dove qualche problema nel rispettare le distanze sociali sembra essere emerso anche ieri.
Un tranquillo venerdì sera, con diversi gruppi di persone riuniti sui gradoni della foce che - come mostrano alcune foto giunte in redazione - non sembrano preoccuparsi né di mantenere le distanze minime né di evitare gli assembramenti troppo numerosi. A fare da eco alla foto ci sono poi i commenti che in queste ore si stanno incrociando sui social.
Ai nuovi problemi dettati dall'emergenza coronavirus si aggiungono poi quelli vecchi e ben noti, come testimoniato dalle foto scattate questa mattina da un lettore.
Il paesaggio all'alba mostra decine di bottiglie, lattine, buste di plastica e scatole abbandonate in riva al lago. I più civili le hanno perlomeno riunite alla base dei cestini, altri invece le hanno lasciate in bella vista sui gradoni in pietra. Una parentesi di (purtroppo) normalità che si poteva tranquillamente non ripristinare.