Attività in difficoltà a causa del virus ma anche della mancanza di parcheggi e collegamenti
LUGANO - Prima è arrivata la barriera, che ha tolto alcuni parcheggi a disposizione dei visitatori. Poi un cantiere a Castagnola, all'inizio del sentiero sulla riva del lago. E ci si sono messe anche le restrizioni nel settore del turismo a causa dell'emergenza Covid-19, che hanno tra l'altro interrotto i collegamenti con i battelli. Ora il «pittoresco» e «caratteristico» villaggio di Gandria «rischia di affondare definitivamente».
È l'allarme che lancia il gruppo per la moratoria sulla barriera di Gandria, che in una nota odierna sottolinea le difficoltà con cui sono confrontate le attività presenti nel quartiere luganese. «Nel ponte dell'Ascensione molti turisti e visitatori hanno dovuto disdire le riservazioni perché impossibilitati a trovare posteggio». Si parla di dieci annullamenti soltanto la scorsa domenica. Una situazione che, si legge, non sarà diversa durante il weekend lungo di Pentecoste.
«Abbiamo più volte cercato il dialogo con il Municipio per trovare soluzioni condivise, ma il tempo passa e le decisioni non arrivano» afferma il gruppo, che chiede quindi una presa di posizione «seria e aperta al dialogo per evitare fallimenti e perdita di posti di lavoro».
Ne va anche del futuro del settore turistico: «Ogni turista deluso e scontento è un turista perso per sempre, in tempi di crisi non se lo può permettere nessuno» conclude il gruppo.
L'importanza del battello - «Quello che conta non sono i parcheggi, bensì il trasporto con i battelli». È così che sulla questione prende posizione Diego Luraschi, presidente della Commissione di quartiere di Gandria, che sottolinea: «Se i battelli non ripartono, il turismo a Gandria è davvero finito». I visitatori arrivano infatti via lago, da dove possono godere della veduta sul villaggio. «Non bisogna puntare sulla strada, da dove Gandria non è nemmeno visibile».