Norman Gobbi: «Non sarebbe stata una misura proporzionata visti i pochi casi che ci sono in Ticino»
Mascherina sì o mascherino no? Quando usarla? Oltre ai mezzi pubblici, è necessario estendere il loro uso a tutti gli spazi chiusi? A queste e ad altre domande ha risposto questo pomeriggio il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi.
Il Consiglio di Stato ha infatti indetto una conferenza stampa per aggiornare la popolazione e i media sulle misure studiate per limitare la diffusione del coronavirus in Ticino. Misure che sono le stesse già in vigore e che resteranno tali fino al 24 agosto.
In Ticino - ricordiamo - la curva dei contagi è piuttosto stabile negli ultimi giorni. Rispetto a ieri è stato registrato un nuovo caso e un ricovero in più.
La conferenza stampa è finita.
Chi controlla i lavoratori frontalieri che rientrano dalle zone a rischio? Gobbi:«Non essendo cittadini residenti diventa difficile verificare. Questo compito però può essere assolto dai datori di lavoro, anche perché non è nel loro interesse mettere a rischio anche gli altri collaboratori».
Applicazione SwissCovid: finora in Ticino è stata chiesta l'attivazione di 15 codici, ha dichiarato Gobbi.
Obbligo della mascherina per il personale della ristorazione: «Sappiamo di alcuni mal di pancia, ma anche del buon riscontro avuto. C'è stata un'ottima disciplina e di questo ringrazio i ristoratori. Naturalmente siamo coscienti che servire all'esterno, in agosto, con una mascherina non è simpatico», ha detto Gobbi.
Per quanto riguarda i viaggiatori che rientrano da un paese a rischio e che dovono sottostare all'obbligo di auto-quarantena, effettuare dei controlli è parecchio complicato, ha ribadito Gobbi. «Abbiamo le armi spuntate, non potendo ad esempio chiedere una lista dei passeggeri all'aeroporto di Milano».
«L'esperienza fatta in primavera ci ha insegnato ad agire anche in breve tempo. Per ora, visti i numeri inferiori alle 10 unità per quanto riguarda i nuovi contagi, un obbligo generale della mascherina non sarebbe stato proporzionato», ha detto Gobbi rispondendo a una domanda che si focalizzava sui medici che nei giorni scorsi hanno caldeggiato un estensione dell'obbligo della mascherina.
Per bar e ristoranti restano in vigore le prescrizioni già note: massimo 100 ospiti dopo le 18 e obbligo di raccogliere i dati dei clienti.
Norman Gobbi ha ricordato che i cittadini devono segnalare eventuali comportamenti scorretti da parte della popolazione, rispondendo indirettamente alla questione dei "cittadini-sceriffi" sollevata da Fabrizio Sirica.
Per ora niente obbligo della mascherina - Il 16 luglio era stato introdotto l'obbligo della mascherina per il personale della ristorazione, obbligo che rimarrà in vigore fino al 24 agosto. Per quanto riguarda la grande distribuzione e i commerci la situazione verrà valutata giorno per giorno. Confermato anche l'obbligo sui mezzi pubblici, mentre negli spazi pubblici l'utilizzo della mascherina è raccomandato se le distanze non possono essere mantenute.
Il presidente del Governo ha anche annunciato una conferenza stampa prevista per lunedì prossimo il cui tema sarà la scuola e le misure previste per settembre.
«L'evoluzione mostra che la popolazione ticinese si sta comportando bene, ma il virus non è sparito e quindi bisogna continuare con le misure che ormai conosciamo: lavare le mani, mantenere le distanze di sicurezza e, laddove non è possibile, indossare la mascherina».
Con qualche minuto di ritardo è iniziata la conferenza stampa da Bellinzona. Il Consiglio di Stato ha deciso di confermare le misure già in vigore e che sarebbero scadute il 9 agosto. Rimarranno valide almeno fino al 24 agosto: «Sono misure proporzionate», ha detto il presidente del Governo Norman Gobbi.