Il Capo dicastero sicurezza pubblica risponde al gruppo Lega-UDC contro la fotocamera mobile per i controlli
Ci sono cittadini che più e più volte non hanno rispettato la segnaletica obbligo di “svoltare a destra” e “divieti d’accesso” entrando di conseguenza in contromano in strade a senso unico.
GORDOLA - «Fioccano multe come fosse Natale» scriveva questa mattina il gruppo Lega-UDC contro la fotocamera mobile per il rilevamento delle targhe dei veicoli in transito. «Il tempo della prevenzione è finito», risponde ora il Municipio.
A esprimersi dopo la pubblicazione del comunicato stampa è René Grossi, Capo dicastero sicurezza pubblica che sulle multe a Gordola dice la sua e spiega che «la segnaletica nel comune è stata cambiata quasi tre mesi fa». Alcune strade sono diventate sensi unici. Nel merito, la popolazione è stata informata con «volantini inoltrati a tutti i fuochi, prevenzione ad ampio raggio con controlli ed informazioni preventivi da parte della Polizia nonché con grandi cartelli di colore arancione che invitano a fare attenzione alle modifiche della segnaletica». Eppure, molti
automobilisti continuano ad entrare in strade dove vige il divieto d’accesso, infischiandosi della segnaletica verticale.
Il Capo dicastero sicurezza pubblica chiarisce che se inizialmente si è informato e poi sensibilizzato, si è poi passati agli ammonimenti e a un certo punto alle contravvenzioni. Uno dei compiti della polizia è quello di far rispettare la segnaletica in vigore, con la presenza fisica oppure con l’apparecchio mobile per rilevare le targhe, esso viene usato in molti paesi e città Svizzere e Ticinesi.
Grossi sottolinea comunque che è anche stato applicato «il buonsenso da parte della polizia come anche dell’autorità politica». Ma «è ovvio che dopo tre mesi si passi alla repressione - conclude -. Un “contromano” è tale anche se si percorrono solo pochi metri, ed è pericoloso per pedoni, ciclisti o altri automobilisti che sopraggiungono in senso inverso».