Si è chiuso venerdì scorso l’evento ideato e promosso da ated-ICT Ticino che ha avuto più di 1'600 iscritti
LUGANO - Una sfida coraggiosa che può considerarsi vinta quella di ated ICT Ticino e la sua sette giorni per l'innovazione, tutta al digitale a causa del coronavirus. Il bilancio, conferma l'associazione in un comunicato è assolutamente positivo con «80 interventi con oltre 130 speaker di grande prestigio, tutti accessibili gratuitamente per gli oltre 1.600 iscritti alle diverse sessioni».
«La seconda edizione di Visionary Day ci ha stupito perché abbiamo definito un nuovo paradigma di evento in Ticino», commenta Cristina Giotto, Direttore di ated-ICT Ticino e organizzatore di Visionary Day, «oggi cogliamo i frutti di un intenso lavoro che abbiamo messo in campo in questi mesi così difficili e complessi, ma di grande opportunità per scardinare il modo di concepire l’importanza della tecnologia, anche nei mondi più tradizionali e meno attenti all’innovazione».
«La grande novità di Visionary Day per il 2020 è stata quella di trasformare completamente l’evento, rispetto all’edizione scorsa», aggiunge Davide Proverbio, Membro di Comitato e organizzatore , «Aabbiamo, infatti, deciso solo pochi mesi fa di migrare online tutti gli interventi e di indirizzare i contenuti ai professionisti, puntando su argomenti oggi di massima rilevanza, legati alla trasformazione digitale, alle innovazioni del futuro, all’ecosistema delle startup».
Diversi anche gli ospiti di primo piano: «Abbiamo avuto il piacere di ospitare figure di primo piano come: Joseph Billy Jr., ex responsabile divisione antiterrorismo dell’FBI, Neil Walsh, Capo dell’Ufficio dell’ONU per il controllo della droga e prevenzione del crimine (UNODC), Pascal Buchner, CIO di IATA, Quentin Ladetto, Direttore della ricerca «Technology Foresight» presso armasuisse. Si è trattato di interventi che hanno permesso a Visionary Day di avere un respiro internazionale», conclude Proverbio.
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