Anche in Ticino i Covid-scettici e i "no mask" non mancano. L'esperto Garzoni risponde ad alcuni di loro
LUGANO - Non hanno ancora organizzato manifestazioni, catene umane o quant'altro. Ma anche in Ticino i Covid-scettici abbondano e già da tempo hanno iniziato a manifestarsi alle redazioni dei giornali tramite commenti, messaggi, e-mail, telefonate. Alla nostra ne arrivano ogni giorno.
Il popolo dei "disobbedienti" – alcuni solo in teoria, altri forse anche nella pratica – ha voci numerose e atteggiamenti diversi, ma anche convinzioni più o meno condivise e ricorrenti. Come l'idea che «ci nascondono qualcosa», che «l'influenza normale fa più morti», o la fiducia nell'immunità di gregge.
In un giorno qualunque abbiamo raccolto sui canali social di tio.ch/20minuti un campione di questi messaggi – anonimizzati – e li abbiamo sottoposti al vaglio dell'epidemiologo Christian Garzoni, specialista di malattie infettive alla clinica Moncucco. Perché il malcontento «è comprensibile visto il protrarsi della pandemia» ma, come sottolinea l'esperto, «la scientificità non deve venire meno».
«Meglio proteggere le persone a rischio e lasciar far la vita normale agli altri»
Non ha tutti i torti. Ma anche le persone a rischio devono poter interagire con la società. Inoltre è stato calcolato che, senza restrizioni di alcun tipo, in due mesi il 70 per cento della popolazione svizzera sarebbe ammalata. Il sistema sanitario collasserebbe.
«Ma perché non forniscono il numero dei tamponi fatti? Forse nascondono qualcosa? Nel resto d’Europa sì, perché qui no?»
In realtà il dato viene fornito, è inoltre desumibile dalla percentuale dei positivi, comunicata puntualmente dall'Ufsp e dal medico cantonale. Le istituzioni federali e cantonali stanno facendo un grande sforzo comunicativo.
«Molti sono morti proprio per essere stati intubati, terapia rivelatasi sbagliata! Persone che potrebbero essere ancora vive!»
Ne dubito. Le persone intubate, lasciate a sé stesse, sarebbero morte di insufficienza respiratoria. È vero che col tempo si è imparato a usare meglio i respiratori e i farmaci. Ma le vittime intubate sarebbero decedute comunque.
«Bastaaaaaaaaa. La mascherina non serve a niente. Bisogna prenderlo tutti per venirne fuori, con l'immunità di gregge».
L'utilità della mascherina è documentata. L'immunità di gregge invece è un'ipotesi, perché abbiamo visto diversi pazienti riammalarsi. Inoltre, senza un controllo dell'infezione si avrebbe il collasso del sistema sanitario, prima dell'immunità.
«Gli ospedali stanno contagiando la gente per poi dire che è corona. Un sacco di persone muoiono per altre ragioni»
È una falsità che trovo fastidiosa, e irrispettosa verso i defunti e i loro famigliari. Del resto c'è anche chi crede che la terra è piatta. Ma i morti per Covid sono stati tanti, e senza il Covid sarebbero ancora vivi. Questo va detto chiaramente.
«Positivi non vuol dire malati. Volete capirlo?»
Avere un tampone positivo non significa avere sintomi. Significa però che il corpo della persona positiva sta replicando del virus Covid, e tale replicazione è pericolosa per le persone a lui vicine. Per evitare la diffusione è quindi necessario considerare la persona malata e metterla in quarantena.