I controlli oltre confine ci sono eccome. Sono «a campione» e «sull'arco delle 24 ore» assicura il vicequestore
MENDRISIO - Chi entra in Italia deve comunicare il proprio ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale di riferimento e presentare un’attestazione di essersi sottoposto, nelle 48 ore antecedenti, a tampone (test molecolare o antigenico) risultato negativo. Chi non lo presenterà, dovrà sottoporsi all’isolamento fiduciario. È quanto prevede la normativa anti-Covid del Decreto del premier Giuseppe Conte. Ed è valido anche per chi attraversa il confine "solo" per fare la spesa o fare visita a parenti/amici/fidanzati.
"E l'eccezione prevista per il transito su territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore?", domanderà qualcuno. Non rientra in questi casi. Il transito è infatti da intendere per il suo significato tecnico. «Si può attraversare l'Italia o transitarvi per recarsi ad esempio all'aeroporto di Malpensa e prendere un volo per un altro Stato o andare a Genova e imbarcarsi su una nave». Così ci spiega il comandante del Settore polizia di frontiera di Luino, il vice questore Gianluca Dalfino. Che - a dispetto del silenzio incontrato negli scorsi giorni - ci ha spiegato che i controlli ci sono, eccome.
«È ovvio che, nel rispetto del trattato di Schengen, i controlli sono a campione e non sistematici - continua il vicequestore -. Sono stati incentivati e incrementati, ma non escludo che possa essere successo che qualcuno sia passato dalla frontiera senza essere sottoposto a controllo. Noi come polizia di Stato ne stiamo facendo molti e continueremo a farli».
Chiunque, dunque, può potenzialmente ritrovarsi al centro di un controllo, sull'arco delle 24 ore e a tutti i valichi, anche quelli secondari. «Prevalentemente, vengono fatti alle dogane, ma potrebbero trovarsi anche in prossimità delle attività commerciali», spiega ancora il comandante Dalfino.
Ma cosa succede se si incappa in un controllo? «La persona in auto dovrebbe avere già comunicato il suo ingresso in territorio Italiano all'ATS (Agenzia di tutela della salute). Inoltre, senza certificazione del tampone negativo, è tenuta a dichiarare un domicilio italiano in cui farà la quarantena». E se tutto questo non è stato fatto? «Verrà emessa una contravvenzione - precisa il vicequestore -. Che, se pagata entro cinque giorni, ammonta a 373 euro, l'importo minimo».
La spesa o gli acquisti di Natale in Italia, se non si rispettano le regole, potrebbero quindi avere un "sovrapprezzo" non di poco conto per i ticinesi indisciplinati.
Come ottenere il tampone senza sintomi
Il Dipartimento della sanità e della socialità ricorda ai cittadini asintomatici che necessitano di un tampone negativo per recarsi all’estero di muoversi per tempo contattando la hotline cantonale. Occorre semplicemente inviare una e-mail con nome, cognome, numero di telefono, data e luogo del viaggio a testcovid@fctsa.ch. L’hotline potrà quindi incaricarsi di fissare l’appuntamento. Questo tipo di test è a carico del richiedente e solitamente la prestazione viene incassata sul posto in contanti.