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CANTONEElemosina e diritti dell'uomo: «La legge va cambiata»

23.01.21 - 15:45
Fabrizio Sirica chiede l'intervento del Consiglio di Stato alla luce della condanna alla Svizzera da parte di Strasburgo
Deposit - foto d'archivio
Elemosina e diritti dell'uomo: «La legge va cambiata»
Fabrizio Sirica chiede l'intervento del Consiglio di Stato alla luce della condanna alla Svizzera da parte di Strasburgo

BELLINZONA - L'articolo 2 della Legge sull’ordine pubblico va cambiata. Ne è convinto Fabrizio Sirica, co-presidente cantonale del Partito socialista (PS), che ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato.

La norma in questione prevede che in canton Ticino sia vietata la pratica dell’accattonaggio. Ma la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha condannato negli scorsi giorni la Svizzera per aver violato la dignità di una rumena in condizioni di estrema povertà, multandola e infliggendole cinque giorni di prigione per aver mendicato per le strade di Ginevra. «La Corte ritiene che la sanzione non fosse proporzionata all'obiettivo della lotta alla criminalità organizzata, né a quello della tutela dei diritti dei passanti, dei residenti e dei proprietari di commerci».

Per Sirica la legge va modificata, perché «affronta la drammaticità di chi deve ricorrere all’accattonaggio con disumanità, tenta di spazzare sotto il tappeto ciò che è meglio non dover vedere, per non dover esser costretti a spiegare ai bambini come mai c’è chi non ha nulla, anche in Svizzera, nel goffo tentativo di non sporcare città e panorami da cartolina con la realtà sociale di troppe persone».

Il socialista e i co-firmatari (Anna Biscossa, Gina La Mantia, Laura Riget) comunque sottolineano di condividere l’obiettivo di non avere persone che chiedono l’elemosina, «ma non perché represse dalle multe, ma perché prese a carico in maniera tale da non dover compiere questo umiliante atto».

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