La cordata "Amici dell'Aeroporto", in lizza per la gestione dello scalo di Agno, mostra soddisfazione, ma...
LUGANO - Quali saranno i tempi e i modi di una trattativa parallela tra due progetti così diversi? E come farà il Municipio a garantire la trasparenza e la regolarità di tale procedura?
Sono le principali preoccupazioni espresse dal gruppo "Amici dell'Aeroporto", uno dei due gruppi con cui il Municipio ha scelto di avviare le trattative per il passaggio a privati delle attività di gestione dello scalo di Lugano-Agno, in un comunicato diffuso in serata.
Nella nota, il gruppo ha espresso soddisfazione per essere fra i candidati scelti, ma dichiarando anche «preoccupazione». In particolare, i timori riguardano «i tempi e modi della procedura ventilata», ovvero la trattativa "parallela" tra due progetti definiti in conferenza stampa “molto diversi”, e anche la questione di come farà il Municipio a «garantire la trasparenza e regolarità di tale procedura?».
La cordata con a capo Sir Lindsay Owen-Jones, rappresentato dall'avvocato Giovanna Masoni Brenni, si riserva quindi «di esprimersi su questo aspetto e determinarsi sul seguito quando saranno noti i relativi dettagli».
Nel frattempo - conclude lo scritto del gruppo - sarà esaminata anche la decisione, i motivi, e i documenti alla base di essa citati in conferenza stampa.