Manuele Bertoli sulla festa costata il posto a un insegnante delle medie di Locarno. «Caso isolato, voltiamo pagina»
Dalle verifiche del Decs non è risultato il coinvolgimento di altre persone, all'interno della scuola. «Ora c'è bisogno di serenità».
LOCARNO - Una storia assurda, «incresciosa», grave. Ma una storia chiusa, per il Decs. Il licenziamento in tronco deciso dal governo per il docente delle medie di Locarno ha messo un punto alla vicenda iniziata settimana scorsa, con le immagini - pubblicate sui social - del festino a base di alcol e droga organizzato nottetempo all'interno della scuola.
Manuele Bertoli, al telefono con tio.ch/20minuti, commenta la decisione comunicata oggi dal Consiglio di Stato. Una decisione «importante per lasciarsi alle spalle questa vicenda» e «per riportare serenità tra le componenti scolastiche».
Il consigliere di Stato non entra nei dettagli del confronto avuto con il docente, che si è comunque dimostrato «pienamente collaborativo». Precisa che il provvedimento, in ogni caso, non si è basato sulle risultanze dell'inchiesta di polizia. «Credo comunque che da parte delle autorità in caso di provvedimenti gravi come questi ci debba essere una riservatezza».
Dalle verifiche condotte dal Decs, aggiunge Bertoli, «non risulta il coinvolgimento di altre persone» tra il personale scolastico. Il docente aveva infatti accesso autonomamente ai locali della scuola. «Si tratta di un caso isolato e circoscritto, che non coinvolge in alcun modo l'istituzione scuola in quanto tale».
Nelle giornate di sabato e lunedì all'interno dell'istituto sono stati organizzati incontri informativi e momenti di confronto con gli allievi e le famiglie. Al momento il clima «è fortunatamente tornato alla tranquillità» conclude il direttore del Decs.