L'Associazione XCarona promette battaglia contro il progetto di Glamping lanciato dal Municipio.
CARONA - Il progetto di realizzare un "glamping" a cinque stelle «rivolto principalmente al turismo d'oltralpe» al posto della piscina di Carona voluto dal Municipio di Lugano non piace per nulla all'Associazione XCarona che constatata «l'assenza di disponibilità al dialogo del Municipio» ha deciso di lanciare una petizione per «salvare» la piscina comunale di Carona.
Da sempre luogo di ricreazione delle famiglie luganesi, la piscina - se dovesse andare in porto il progetto (vedi box) - smetterebbe di esistere. «Il villaggio Glamping - sottolinea XCarona - occuperà infatti la maggior parte del terreno ombreggiato, togliendo alla collettività la possibilità di usufruire di questo spazio unico ed esclusivo» e probabilmente renderà impossibile «trovare posto senza prenotare con largo anticipo».
L'associazione vuole quindi «salvaguardare un bene comune» minacciato da una privatizzazione che andrebbe unicamente «a beneficio di un partner privato e di un turismo esclusivo», privando i cittadini di una struttura particolarmente apprezzata di cui hanno sempre beneficiato famiglie e turisti di ogni rango sociale.»
XCarona è comunque conscia che la struttura «ormai vetusta» abbia bisogno di un ammodernamento. «Un investimento pubblico inferiore sarebbe però sufficiente per renderla adeguata alle nuove esigenze offrendo alla cittadinanza un servizio degno di una delle più grandi città svizzere».
Il progetto - Il progetto prevede un investimento complessivo di 7 milioni di franchi, 6 dei quali a carico della cittadinanza. ll partner privato (Turing Club Svizzero) parteciperà con un solo milione all’investimento in cambio del diritto esclusivo di superficie (in pratica la proprietà) per i prossimi 40 anni. Nella zona più pregiata del comparto che, di fatto, non sarà più disponibile per gli utenti della piscina verrebbero infatti costruiti 35 bungalow.