I dipendenti della casa da gioco luganese hanno dato mandato al Sindacato OCST per fare chiarezza sul clima di lavoro.
Oggetto di discussione sono anche le condizioni contrattuali e salariali.
LUGANO - In quel del Casinò di Lugano si sta cercando la strada del dialogo. Su invito del Sindacato OCST si è tenuta, lunedì scorso, l'Assemblea del personale della casa da gioco.
I partecipanti hanno potuto ricevere informazioni dai sindacalisti Paolo Coppi e Lorenzo Jelmini, che hanno incontrato in due occasioni la direzione della Casinò Lugano SA per affrontare una serie di problematiche già denunciate negli scorsi mesi.
Clima di lavoro e condizioni contrattuali - Considerata la necessità di approfondire le segnalazioni e cercare soluzioni ai problemi sollevati, la maggioranza dei partecipanti all'assemblea ha deciso di dare mandato al Sindacato OCST per fare chiarezza in particolare sul clima di lavoro e sulle condizioni contrattuali e salariali.
Si chiede inoltre di prendere in seria considerazione la possibilità di reintrodurre i dipendenti della Casinò Lugano SA nel Contratto Collettivo di lavoro dei Casinò della Svizzera Italiana innanzitutto «come elemento di maggiore trasparenza e di più costruttiva collaborazione con il territorio».
«La volontà di attivare una maggior rappresentanza sindacale - conclude l'OCST - non vuole e non deve assolutamente essere vista come una mancanza di fiducia nei confronti della Direzione, bensì il desiderio di poter affrontare puntuali e magari anche delicate problematiche tramite la mediazione di OCST».