Nelle case anziani è corsa alle dosi "booster" per affrontare l'inverno. Pedevilla: «Giochiamo d'anticipo»
BELLINZONA - Ore 14.00 di martedì: sono 226 le dosi somministrate, stando al registro digitale del Cantone. Dopo un'ora e mezza 53 in più, 279. E via così, ora dopo ora. Da lunedì le iniezioni "di richiamo" nelle case anziani ticinesi hanno ingranato la terza, letteralmente. In appena tre giorni hanno quasi raggiunto quota 2mila.
Una buona notizia, anche se attesa. Mentre le prime vaccinazioni marciano sul posto, come pure le seconde - il ritmo è di 100-150 vaccinati al giorno - le dosi "booster" hanno quasi raggiunto quota 2mila in appena tre giorni, fa sapere il Dipartimento delle istituzioni.
«Il ritmo è molto buono, e ci aspettiamo che continui così anche nei prossimi mesi» spiega Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione. Sono oltre 4mila le prenotazioni per questa settimana nelle case anziani: la campagna dovrebbe terminare domenica nelle strutture medicalizzate, mentre la prossima settimana toccherà agli over 75 nei sei centri vaccinali sparsi per il cantone.
A oggi sono circa 6500 gli iscritti per la dose di richiamo. «Stiamo organizzando un potenziamento del personale per far fronte alle richieste» sottolinea Pedevilla. Il Cantone «ha appositamente deciso di anticipare i tempi per non aspettare che scadesse l'immunità dei primi vaccinati, e non arrivare all'ultimo momento». Dal mese di gennaio dovrebbe arrivare il turno degli over 65. «L'obiettivo - conclude il funzionario - è raggiungere una copertura sufficiente a evitare dei provvedimenti restrittivi come quelli visti in passato, in particolare nelle case anziani».