Ha fatto discutere un manifesto comparso ad Agno su una proprietà delle FLP e ben visibile dalla casa anziani
AGNO - «Obbligo di vaccinazione per tutti? No a un inasprimento estremo e inutile della Legge Covid». È questo il messaggio che in queste settimane di agguerrita campagna in vista delle votazioni federali è stato veicolato da numerosi manifesti e striscioni sparsi per tutto il paese. Ma uno di questi striscioni non ha mancato di suscitare indignazione, finché oggi non è stato rimosso.
Il messaggio era infatti stato affisso sul retro di uno stabile situato al civico numero 12 di via Stazione ad Agno. Ed era ben visibile dalle stanze e dagli uffici della vicina Casa di riposo Cigno bianco. Quasi fosse indirizzato ai residenti e al personale attivo nella struttura. «Sono indignato» ci ha detto in questi giorni un lettore, abituale visitatore della casa di riposo. «La pandemia è una sofferenza per i nostri anziani, ne vogliono uscire». E ha aggiunto: «La struttura è una delle più virtuose in Ticino per il tasso di vaccinati tra il personale, si arriva al 95%».
Ma la polemica attorno allo striscione non riguarda soltanto l'indignazione del lettore, bensì anche il luogo in cui era stato affisso: si tratta infatti di uno stabile di proprietà delle Ferrovie luganesi SA (FLP). Sembra che sia stato piazzato da un inquilino. «È fuori luogo che su una proprietà di un'azienda pubblica venga affisso un messaggio a favore o contro un oggetto in votazione» ha sottolineato il lettore.
E infatti le FLP sono prontamente intervenute: «Siamo stati informati questa mattina e immediatamente abbiamo rimosso lo striscione. Verificheremo se si tratta veramente di un nostro inquilino» ci ha confermato il direttore Roberto Ferroni.