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CANTONEAl via la vaccinazione dei bambini, ma solo quelli che non hanno conosciuto il Covid

07.01.22 - 10:33
Le possibilità saranno due: o presso uno studio pediatrico, o al Centro cantonale di Giubiasco (su prenotazione).
Ti Press (archivio)
Le possibilità saranno due: o presso uno studio pediatrico, o al Centro cantonale di Giubiasco (su prenotazione).
«La vaccinazione per i bambini è raccomandata unicamente se non è stata contratta la malattia», ha spiegato Giovan Maria Zanini.

Contagi giornalieri ormai costantemente sopra i mille, spinti dall'elevata contagiosità della variante Omicron. Settori di fondamentale importanza come quello sanitario o dei trasporti che rischiano di collassare a causa del troppo personale in isolamento o in quarantena. E ancora le nuove disposizioni presentate due giorni fa dal Consiglio di Stato, fra le quali spicca l'obbligo di mascherina esteso a tutte le classi delle scuole elementari. I temi di stretta attualità non mancano. Il medico cantonale Giorgio Merlani e il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini hanno quindi deciso di fare il punto della situazione epidemiologica attraverso una conferenza stampa.

Una conferenza nel quale è stata anche presentata una novità: a partire da lunedì si inizierà a somministrare il vaccino anche ai bambini fra i 5 e gli 11 anni. Somministrazioni che verranno effettuate o negli studi pediatrici, oppure su appuntamento al Centro cantonale di Giubiasco in giornate predefinite (le prime saranno domenica 16 gennaio e domenica 23 gennaio).  I bambini che hanno già fatto la malattia, a meno che non soffrano di malattie croniche o vivano a contatto con persone che nonostante la vaccinazione non sono sufficientemente protette, non devono essere vaccinati.

23:44
11:32

Mascherina nelle scuole - Sulla mascherina nelle scuole elementari, Giorgio Merlani - rispondendo a una domanda - ha ammesso che è difficile vedere i bambini con una mascherina. «Ma questo virus è più trasmissibile di tutte le varianti che abbiamo conosciuto finora. L'incertezza è grande e non avendo nelle scuole una copertura vaccinale adeguata è l'unica misura possibile». «Abbiamo dati solide con le scuole medie che si sono consolidati anche con le classi quarte e quinte delle elementari», ha spiegato. Inoltre, ha aggiunto, «non ho mai visto un bambino ospedalizzato per la mascherina, né una persona ospedalizzata nel mondo a causa di danni causati dalla mascherina. Che poi sia fastidiosa è un altra cosa. Ma preferisco che i bambini vadano a scuola con la mascherina piuttosto che togliere loro la mascherina, ma anche la scuola».

11:22

Dal pediatra o a Giubiasco - Ognuno dovrà rivolgersi al proprio pediatra. In alternativa ci saranno alcune giornate previste nei centri vaccinali del Cantone, le prime saranno domenica 16 gennaio e domenica 23 gennaio. Le iscrizioni verranno aperte da lunedì sulla piattaforma www.ti.ch/vaccinazione, dove si potrà anche consultare la lista dei pediatri che vaccinano in studio.

11:17

Da lunedì vaccino ai bambini - Zanini ha poi annunciato che da lunedì si entrerà in un'ulteriore fase della campagna vaccinale, quella rivolta ai bambini fra i 5 e 11 anni. Prioritariamente indirizzata ai bambini con malattie croniche e/o che vivono a contatto con persone che nonostante la vaccinazione non sono sufficientemente protette. Verrà somministrato un vaccino diverso da quello usato per gli adulti (formulazione pediatrica del vaccino Pfizer). Non è infatti consentito vaccinare i bambini con il vaccino per adulti e viceversa. I bambini che hanno già fatto la malattia, a meno che non rientrino nei primi due casi, non devono essere vaccinati.

11:11

Disdire l'appuntamento - Chi ha preso un appuntamento per il booster, ma nel frattempo si è contagiato, è invitato a disdirlo, ha spiegato successivamente Zanini: «Dateci una mano, un appuntamento disdetto viene automaticamente assegnato a qualcun altro». Per chi invece si trova in quarantena, l'appuntamento va rinviato chiamando il numero verde o direttamente con il telefonino. Il fatto di ammalarsi in questo periodo, inoltre, sposta il termine del richiamo a ulteriori 4 mesi.

11:07

Il vaccino è una fortuna - «È evidente che in tutte le fasce d'età il rischio di finire in ospedale senza essere vaccinati è all'incirca 15-20 volte superiore rispetto ai vaccinati». In altre parole, nelle settimane di Natale e di capodanno se non avessimo avuto la vaccinazione il numero di ricoveri sarebbe stato 5 volte superiore. 3716 ricoveri al posto di 708 nella settimana di Natale e 3150 al posto di 577 in quella di Capodanno. «Per fortuna abbiamo il vaccino - ha ribadito Zanini - altrimenti delle chiusure sarebbero state inevitabili». 

11:00

Il vaccino serve davvero? - Dopo Merlani ha preso la parola Giovan Maria Zanini, che ha parlato della campagna vaccinale: a ieri i richiami somministrati sono 105mila. «La domanda non è come va la campagna, ma è se tutto questo grande sforzo sia servito a qualcosa», ha ammesso il farmacista cantonale, visto che si sviluppa la malattia nonostante due e in alcuni casi anche tre dosi: «Sono domande legittime visto che eravamo tutti convinti che il vaccino durasse più tempo». «Il vaccino serve ed è necessario vaccinarsi», ha comunque ribadito Zanini presentando alcuni dati a supporto della sua tesi relativi alle ospedalizzazioni.

10:56

«Sono preoccupato» - «La situazione è seria sotto ogni punto di vista. Potremmo anche arrivare a non riuscire a testare tutti e avremmo un problema ancora più grosso. Sono preoccupato anche perché le scuole sono chiuse, così come molte attività economiche (lo si vede anche dal traffico di questi giorni). Per questo continuate a proteggere voi stessi e gli altri. Anche con il vaccino, che non rende immuni da Omicron ma abbassa la probabilità di un ricovero», ha concluso Merlani.

10:50

Un drive-in a Rivera - Merlani è tornato sulla confusione che regna in questo momento. «Capisco che le persone si sentano in parte abbandonate e cerchino informazioni da più parti. Tutte queste si possono però trovare sul sito del cantone. Prima di subissare gli operatori di telefonate ed e-mail occorre quindi visitare il sito». Questo weekend verrà inoltre aperto un drive-in a Rivera in cui potranno essere effettuati fino a 500 test al giorno. 

10:46

Ricoveri con e senza vaccino - A livello numerico, negli ospedali i pazienti vaccinati e non vaccinati si equivalgono: «Ma la popolazione vaccinata è parecchia di più di quella non vaccinata», ha sottolineato il medico cantonale.

10:44

Una crescita mai vista - Per quanto riguarda la variante Omicron, «una salita così rapida non si era mai vista», secondo Merlani. In una settimana siamo passati dal 5% dei casi al 60%. Ormai praticamente il 95% dei casi registrati sono Omicron.

10:42

Comprensione per i ritardi - Il sistema ha dovuto adattarsi rapidamente - siamo passati da 20 casi al giorno a oltre 2000 -, per questo dare una risposta soddisfacente a tutti è complicato. «Ci dispiace se talvolta ci sono dei disguidi, ma chiediamo comprensione perché adattarsi in tempi così celeri è umanamente complicato», ha spiegato Merlani. Ci sono però ancora ritardi importanti. Per questo Merlani ha chiesto pazienza. «Da lunedì, inoltre, alcuni studenti della Supsi ci daranno una mano a recuperare questi ritardi».

10:39

Pochi anziani contagiati - «Nella prima ondata venivano effettuati circa 500 testa al giorno. Nella seconda si è passati a 1'500, mentre attualmente siamo saliti in maniera rapida a 4'000-4'500 test al giorno. Anche la percentuale di test positivi è salita in modo vertiginoso, attestandosi ora attorno al 40%», ha illustrato Merlani. Attualmente meno del 10% delle persone positive sono sopra i 60 anni e questa è una spiegazione del perché il sistema sanitario riesca a tenere. Merlani: «È però presto per cantare vittoria».

10:35

Da primi a ultimi - «La situazione epidemiologica è sotto gli occhi di tutti, ma occorre comunque commentarla», ha detto Merlani in apertura. «Il Ticino è stato a lungo il primo della classe nella lotta al Covid-19, ma con Omicron la situazione si è ribaltata. Ora siamo il cantone con l'incidenza più elevata», ha ammonito il Medico cantonale presentando nel dettaglio diversi indicatori dell'andamento epidemiologico.

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Ti Press (archivio)