De Rosa e Carobbio a sostegno dell'Iniziativa popolare "Giovani senza tabacco": «Salviamo la salute dei nostri giovani»
LUGANO - Che il fumo sia dannoso è una realtà. E lo è pure il fatto che la pubblicità del tabacco funzioni. Ecco il perché dell’iniziativa popolare «Giovani senza tabacco», sostenuta da un’ampia coalizione che comprende l’intera comunità medica, tutte le grandi organizzazioni sanitarie, le associazioni mantello dello sport, dei giovani e dei docenti, oltre a molte altre organizzazioni.
«Il Ticino è tra i cantoni storicamente all’avanguardia nel contrasto al tabagismo. Molti risultati sono stati ottenuti proprio sul fronte della protezione dei giovani. Malgrado questi ottimi risultati, ancora molti giovani iniziano a fumare precocemente», ha sottolineato il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa nel corso della conferenza stampa a favore dell’iniziativa "Giovani senza tabacco – vota sì il 13 febbraio", tenutasi questa mattina presso la sede della Croce Rossa di Lugano.
Il Direttore del DSS ha riportato i dati dell’Indagine sulla salute in Svizzera (ISS 2017) dai quali emerge che, tra il 2007 e il 2017, la percentuale di giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che si dichiara attualmente “fumatore” è passata dal 31.3% al 43.6% in Ticino. «Questa tendenza conferma la maggiore recettività dei giovani, rispetto a persone più anziane, al marketing del tabacco - ha spiegato -. L’industria del tabacco è ben consapevole di questo e si rivolge al target giovanile attraverso messaggi mirati e canali di comunicazione preferenziali che trasformano la sigaretta in un prodotto piacevole, attraente, conviviale e, spesso, che fa da complemento ad una vita sana, indipendente e a contatto con la natura».
Per De Rosa, il sì all’Iniziativa al voto rappresenta «un ulteriore tassello nella strategia di prevenzione rivolta proprio ai giovani. In questo ambito, come Dipartimento stiamo valutando un aggiornamento delle normative tese a rafforzare ulteriormente la protezione dei minorenni dai prodotti del tabacco, convinti che occorra continuare ad agire a più livelli a favore della salute dei nostri giovani».
«Chiediamo al popolo di inserire un ulteriore tassello nella lotta contro il fumo: proteggere i giovani dalla pubblicità del tabacco», gli ha fatto eco la consigliera agli Stati Marina Carobbio. «La nuova legge sui prodotti del tabacco adottata dal
Parlamento nell’ottobre 2021 permetterebbe ancora la pubblicità sui giornali gratuiti, su Internet e sui social network e nei festival, dunque proprio sui canali utilizzati dai giovani. Nessun divieto anche per la distribuzione di gadget pubblicitari, che spesso raggiungono i giovani. Soltanto sui manifesti e al cinema non sarà più consentito pubblicizzare i prodotti del tabacco, un divieto che è già oggi presente in molti Cantoni. Non si tratta di un controprogetto efficace alla nostra iniziativa!».
Il consumo di tabacco è la principale causa di morte evitabile in Svizzera. Oltre il 14% dei decessi annuali in Svizzera è riconducibile al consumo di tabacco. Ogni anno 9500 persone muoiono per malattie dovute al tabagismo, un numero 40 volte più alto di quello dei decessi stradali. «Chi inizia a fumare, rischia di soffrire da adulto di malattie croniche quali affezioni delle vie respiratorie o patologie cardiovascolari oppure di ammalarsi di cancro», spiega il Prof. Dr. med. Solange Peters, membro del Comitato della Lega svizzera contro il cancro. «Per fare un esempio, fino al 90% dei casi di cancro ai polmoni è da imputare al fumo di tabacco.»