La soddisfazione del sindaco Roberto Canesi: «La struttura ha mantenuto intatto il suo appeal»
CAMPIONE D'ITALIA - Un venerdì sera da presenze oltre ogni aspettativa, con previsioni per il week-end decisamente positive per il casinò di Campione d'Italia riaperto mercoledì scorso dopo tre anni e mezzo di chiusura. È quanto prospettato dal sindaco dell'enclave Roberto Canesi.
«Chi viene troverà qualcosa di completamente diverso, con offerte ipertecnologiche, giochi di ultima generazione, accanto ai tradizionali - ha spiegato il direttore della casa da gioco Marco Ambrosini - Ma quel che resta immutato sono il fascino, la storia e l'immagine di questo Casinò: non dimentichiamo la sua vicinanza a Milano, questo è il Casinò di Milano».
Nei progetti di quella che è stata la più grande casa da gioco in Europa, fondata nel 1917, dal 2007 trasferita nell'enorme edificio ideato da Mario Botta, c'è quello di trasformarla in una sede multifunzionale anche per eventi, cultura, con negozi, in modo da attirare non solo i giocatori.
«Certo il gioco rimane al primo posto e gli appassionati li attireremo con i nostri giochi - ha aggiunto Ambrosini - abbiamo ad esempio l'ambizione di diventare la più grande poker room di Europa, ma tutti gli altri eventi saranno fatti per richiamare anche altra clientela».
Obiettivo non ripetere gli errori del passato che portarono nel luglio 2018 il Casinò, socio unico il Comune, al fallimento con 130 milioni di euro di debiti, mettendo in crisi l'intero paese. L'azienda ha riaperto in base ad un accordo con il Tribunale Fallimentare di Como 'finalizzato a trovare risorse sufficienti per soddisfare tutto il ceto debitorio', in un piano quinquennale.
Si punta anche ad aumentare i posti di lavoro. Al momento della chiusura erano 490, ora sono 170, ma molti servizi sono stati esternalizzati con un'altra cinquantina di assunzioni. «Quasi quattro anni trovandoci senza lavoro di colpo, non sono stati facili da superare, quindi per noi è un momento di rinascita e grande soddisfazione - ha dichiarato il sindaco Roberto Canesi - l'affluenza di questi primi giorni, oltre ogni aspettativa, ci conferma che il Casinò ha mantenuto intatto il suo appeal, ora però vogliamo trasformarlo in un contenitore che offra arte, mostre e altri svaghi» ha aggiunto.