Otto i nuovi volti. Riconfermato quale Presidente l'uscente Giampaolo Cereghetti.
LOCARNO - Martedì 24 maggio l'Associazione Ticinese Terza Età (ATTE) si è riunita al FEVI di Locarno per la consueta Assemblea cantonale, la prima in presenza dopo lo scoppio della pandemia. In un clima disteso, i presenti si sono calati su un ordine del giorno piuttosto ricco.
La prima parte della mattinata è stata dedicata agli spetti finanziari e organizzativi dell'Associazione. Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia – che hanno pesato in modo particolare sui conti del 2020 – l’ATTE ha chiuso il 2021 meglio di quanto preventivato, registrando solo una lieve perdita.
Il contenimento è da ricondurre principalmente alla riduzione del personale a seguito di pensionamenti, alla parziale ripresa delle attività del Servizio viaggi, alla buona tenuta del Telesoccorso e dell’UNI3.
Al di là della nota “positiva”, l’ATTE guarda al futuro con prudenza: la crisi sanitaria non è ancora davvero rientrata e getta pertanto un’ombra sul ritorno, in tempi brevi, a quei regimi “normali” che garantivano una certa stabilità alle entrate dell’Associazione.
Sul fronte dei soci, preoccupa invece il calo delle iscrizioni: «sebbene questa diminuzione sia in parte legata alla crisi sanitaria, il fenomeno in atto è strettamente connesso a un cambiamento radicale del mondo degli anziani, oggi più che mai variegato e popolato da nuovi pensionati che non sentono di appartenere alla terza età» viene sottolineato.
Su questi aspetti – e sui dilemmi che il forte invecchiamento della popolazione solleva –, l’ATTE si è già chinata, creando un gruppo di lavoro che ora sta cercando delle "chiavi di lettura" e delle nuove ipotesi progettuali, per fornire risposte e attività in grado di soddisfare anche le esigenze di questa una nuova generazione di anziani.
Nella seconda parte della mattinata l’Assemblea ha poi eletto, per il periodo 2022-2024, il nuovo Comitato Cantonale. Cinque le persone riconfermate: Aldo Albisetti, Giampaolo Cereghetti, Daniel Burckhardt, Marisa Marzelli e Achille Ranzi. Otto invece i volti nuovi: Bruno Balestra, Laura Donati, Giorgio Comi, Eros De Boni, Roberto Malacrida, Pierre Spocci, Mauro Chinotti e Fabio Sartori. Riconfermato nel ruolo di Presidente l'uscente Giampaolo Cereghetti.
Una volta chiusi i lavori assembleari, la parola è passata al dott. Franco Lurà che, in occasione della presentazione del libro “DIALÈTT CHE CANTA. Paesaggi reali e mentali della Svizzera italiana: antologia di testi editi e inediti tra Novecento e i giorni nostri” (a.c. G. Cereghetti e G. Pedrojetta, edizioni alla chiara fonte, 2022) ha parlato della forza e della precarietà del dialetto nella Svizzera italiana.
Dopo pranzo, il pomeriggio è stato allietato dalla musica popolare della Vox Blenii.
All'Assemblea erano presenti: il Sindaco di Locarno, Alain Scherrer, il Presidente del Governo, Claudio Zali, il Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità e vicepresidente del Governo, Raffaele De Rosa e la deputata in Gran Consiglio Maddalena Ermotti Lepori.